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Battaglie legali per colonnine e carburanti

Assopetroli e Grandi Reti contro gli obblighi di Milano

colonnina

Battaglie legali per colonnine e carburanti. Assopetroli e Grandi Reti contro gli obblighi di Milano. Ricorso al Tar contro il Regolamento per la qualità dell’aria del Comune: impone l’installazione di ricariche elettriche nei punti vendita entro il 1° gennaio 2023. Per favorire la transizione green. Occhio a questa guerra giudiziaria: apre un capitolo fondamentale. Le sentenze faranno da precedenti: decisioni pilota per il futuro.

Battaglie legali per colonnine e carburanti: l’attacco

Cosa dicono Assopetroli-Assoenergia e Grandi Reti? Il Comune di Milano, senza alcun confronto con i diretti interessati, ha introdotto nuovi oneri su cittadini e imprese, in nome di un beneficio ambientale tutto da dimostrare: l’attacco. Per questo hanno presentato un doppio ricorso al Tar contro il Regolamento per la qualità dell’aria del Comune di Milano.

Lo fanno in rappresentanza dei comparti del commercio di carburanti e dei servizi per l’efficienza energetica.

Per i ricorrenti, l’obbligo di installazione di colonnine di ricarica elettrica su tutti gli impianti di distribuzione carburanti del territorio comunale non tiene conto di molte criticità:

  • l’onere economico a carico delle aziende,
  • nonché l’ancora scarsissima redditività del servizio di ricarica,
  • il problematico ritorno dell’investimento,
  • più l’assenza di un parco circolante che giustifichi un onere indifferenziato sull’intera categoria a prescindere da ogni valutazione qualitativa.

Multe a chi non mette colonnine: la protesta

Per i ricorrenti, c’è sproporzione della misura. Infatti, viene imposto perfino ai punti vendita privi dello spazio fisico per i punti di ricarica, di individuare altrove, fuori dal sedime dell’impianto, dove adempiere all’obbligo. Tutto ciò a pena di ingenti sanzioni.

Insomma, secondo chi fa ricorso, a oggi non esistono le condizioni tecniche, economiche e perfino regolatorie per giustificare un’iniziativa su scala generalizzata. Inoltre, buona parte della rete distributiva dei carburanti del Comune di Milano non dispone nemmeno della potenza elettrica necessaria al recharge. Morale: urgono interventi infrastrutturali spesso incompatibili con gli spazi a disposizione.

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