in

Formula 1: nel futuro c’è l’idrogeno?

L’idrogeno potrebbe tornare utile come soluzione di sicuro interesse anche in Formula 1, soprattutto se rapportato al prodotto di serie

Kimi Raikkonen

In Formula 1 si sperimenta e si mette in pratica la tecnologia che nel futuro sarà applicata anche sulle strade di tutti i giorni. Non è un caso che la propensione all’ibrido sia fortemente marcata nel Circus e l’introduzione prossima di carburanti ecologici rappresenta una ulteriore strada di apertura ad una propensione sempre più green. Escluso invece il full electric per molteplici motivazioni.

Una opzione parecchio interessante, forse poco apprezzata in termini di mobilità “civile” ma pare di prossimo utilizzo ad esempio in ambito aeronautico, potrebbe essere rappresentata ad esempio dall’idrogeno da utilizzare come combustibile. Una tecnologia che secondo quanto ipotizzato da Motorsport.com potrebbe intervenire in soccorso della futura generazione di motori, nel prossimo decennio del Circus. Primi possibili segnali di un possibile futuro di questo tipo provengono ad esempio dalla interessante collaborazione instaurata tra Red Bull Advanced Technologies e Oreca: il progetto prevede la realizzazione di una vettura da competizione da destinare alla 24 Ore di Le Mans, alimentata proprio ad idrogeno.

Già nel 2024 a Le Mans

Il concept proposto dalla compagine citata, che sarà denominato H24, dovrebbe debuttare già alla 24 Ore di Le Mans del 2024. Nell’eventualità di un successo, la vettura potrebbe aprire la strada delle competizioni anche a questa tipologia di alimentazione a zero emissioni. Nella prima fase di sviluppo la vettura dovrebbe disporre di performance del tutto simili a quelle di una Gran Turismo di classe GT3.

Sicuramente le prestazioni espresse da questa prima variante non rispecchieranno valori utili ad una applicazione concreta alle attuali monoposto di Formula 1, ma potrebbe risultare come un primo passo per l’introduzione dell’idrogeno nel motorsport che conta. L’interesse è ampio soprattutto per i riscontri che potrebbero essere ottenuti in termini di effettiva applicazione dal punto di vista del prodotto.

Interesse in tal senso è stato già espresso da Mercedes, soprattutto dal suo CEO Ola Kallenius, ma anche da INEOS che è partner numero uno della Stella in Formula 1. Bisogna però provare a superare anche degli ovvi ostacoli, a cominciare dalla necessaria ricerca della prestazione. Magari senza intaccare i costi già proibitivi di cui tanti produttori di power unit si lamentano già in Formula 1. Di certo oggi l’idrogeno non rappresenta ancora la strada da seguire per la Formula 1, ma potrebbe risultare una soluzione interessante per il prossimo futuro.

Lascia un commento