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Dal 28 febbraio cartelle esattoriali per vecchie multe 

Non da fine gennaio: lo prevede un provvedimento. Stillicidio di rinvii

agenzia entrate

Dal 28 febbraio cartelle esattoriali per vecchie multe. Non da fine gennaio: lo prevede un provvedimento. Stillicidio di rinvii. Sono pronte 50 milioni di cartelle di ogni genere per debiti di qualsiasi tipo, dai verbali ai bolli auto alle tasse alle piccole imposte. Cartelle pesantissime dell’Agenzia delle entrate (che fa solo il suo lavoro, quello di riscossore). In un contesto di crisi economica, sarebbero difficili da gestire; figuriamoci oggi in piena pandemia di coronavirus con chissà quanti italiani in difficoltà. Anche se si potesse pagare a rate il debito, queste quote si sommerebbero ad altri impegni onerosi.

Dal 28 febbraio cartelle esattoriali per vecchie multe: come

Prima, il Governo Conte II del Movimento 5 Stelle più Partito democratico ha fatto un rinvio a fine 2020. Poi a fine gennaio. Adesso a fine febbraio. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, in programma a palazzo Chigi. Sul tavolo il tema della riscossione della cartelle fiscali. Una mini-proroga di un mese che congelerà la riscossione.

Questo provvedimento dove va? Forse nel decreto milleproroghe. Con il Parlamento che deve analizzare 2000 emendamenti. Così, tutto rimandato per chi aveva tasse e multe di ogni genere, coi creditori che si rivolgono all’Agenzia delle entrate per ottenere quanto spetta loro.

Nuovo piano per pagare a rate i debiti

Comunque, l’Agenzia delle entrate ha introdotto una nuova possibilità di rateizzazione delle cartelle esattoriali. Riguarda i contribuenti che sono decaduti da una delle tre rottamazioni a fine 2019 e che hanno delle dilazioni pregresse scadute. Potranno chiedere entro il 2021 un nuovo piano di rateizzazione senza essere obbligati a pagare prima le quote pregresse.

Morale: chi era incorso in rateazioni decadute, possono accedere ugualmente a una nuova dilazione del debito residuo senza dover prima pagare le rate scadute.

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