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A Imola si correrà il GP Made in Italy e dell’Emilia Romagna: per il pubblico ancora scarse le speranze

Cambia denominazione il Gran Premio che riporterà ancora la Formula 1 a Imola il prossimo 18 aprile: secondo appuntamento stagionale

Raikkonen

A Imola c’è grande attesa per il Gran Premio che sarà il secondo della nuova stagione di Formula 1, in programma il prossimo 18 aprile. Ma una primissima novità è stata affidata alla denominazione; difatti nonostante la denominazione utilizzata lo scorso anno appariva come la scelta più probabile, è mutata secondo quanto dichiarato dal presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Ad Imola si correrà infatti il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, lo ha detto proprio Bonaccini illustrando quello che sarà il calendario degli eventi sportivi annuale della Regione. Una denominazione di così ampia portata rappresenta un segno distintivo forte, quasi un marchio che identifica un’intera nazione grazie ad un concetto noto praticamente in ogni parte del mondo.

Coinvolgimento dello Stato?

Una denominazione così “forte” lascerebbe pensare ad un impegno economico formalizzato dallo stesso Governo Nazionale. La nuova denominazione potrebbe infatti “lasciare pensare che nella copertura dei 10 milioni di euro di fee da riconoscere al promotore Liberty Mediaci sia stato anche il coinvolgimento della politica nazionale, allargando la platea degli Enti che contribuiranno a erogare la cifra necessaria ad avere a Imola la seconda gara tricolore oltre al GP d’Italia a Monza che si disputerà come sempre nel mese di settembre”, si legge su Motorsport.com

Di certo il fatto che Imola torni in pianta (pseudo) stabile nel calendario del Mondiale di Formula 1 dopo la presenza spot dello scorso anno è un fattore decisamente interessante sotto molteplici aspetti. Il cambiamento di denominazione si inserisce in una tendenza che vede i Gran Premi non più essere espressione autentica di uno Stato, ma con le insorgenze legate al Coronavirus diventano Gran Premi della compagine locale. Cosa che non dispiace al Circus.

Pubblico ancora in forse

Tuttavia l’entusiasmo del bellissimo ritorno di Imola anche quest’anno, conduce ad una piccola parentesi di dispiacere per il fatto che con ampie probabilità l’evento si svolgerà nuovamente a porte chiuse. La collocazione del 18 aprile potrebbe infatti non prevedere ancora la possibilità di avere i tifosi sulle mitiche tribune dell’Enzo e Dino Ferrari. Le uniche parole di Bonaccini sulla questione sono state: “continuiamo a sperare tutti che in quella data sia già possibile avere il pubblico sugli spalti, anche se in modo limitato”. Ancora in dubbio quindi, ma la cosa importante attualmente è che Imola ci sia e che ora sia anche simbolo del Made in Italy nel mondo dei motori.

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