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Assicurazioni auto: la pandemia ha moltiplicato gli utili per le compagnie, ai clienti poco o niente

Pochi sinistri e maggiori utili per le Compagnie, ma ai clienti le polizza non scendono.

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C’è chi dice che il Covid, questa terribile pandemia che ha colpito il Mondo intero e quindi anche l’Italia, è la guerra della nostra generazione. Una pandemia che ha messo a dura prova e continua a farlo, tutti gli italiani, a prescindere da chi ha subito maggiormente la crisi occupazionale e quella economica dovuta alle limitazioni e ai lockdown per limitare i contagi.

Ma proprio come in una guerra, c’è chi da situazioni estreme e di estrema difficoltà, si arricchisce. Tra chi probabilmente ha beneficiato della pandemia, anche se beneficio parlando di Coronavirus è esercizio azzardato, sono senza dubbio le compagnie di assicurazione. Parliamo di utili d’impresa, perché le compagnie sono società che devono fare profitto e che lavorano sostanzialmente su due aspetti. Ciò che incassano è quello che i loro clienti pagano come premio assicurativo. Ciò che spendono, oltre alle spese di gestione, dai dipendenti alle brochure illustrative nelle agenzie e subagenzie, è quello che pagano in concomitanza con l’evento sinistro per cui la polizza è pagata dal cliente.

In materia di Rca la pandemia non può che non aver prodotto maggiori utili per le compagnie, come per esempio dimostra un articolo di analisi uscito nell’ultima edizione del settimanale “l’Espresso”. Per i clienti invece, nulla o quasi è cambiato, perché un aumento di utili delle compagnie non si è tradotto in una riduzione dei costi per i contraenti delle polizze.

Pochi sinistri più utili per le compagnie di assicurazione

Il lockdown generale della scorsa Primavera, quando l’Italia è stato il primo Paese occidentale ad essere colpito dal Covid, ed i successivi periodi di limitazioni e ristrettezze alla circolazione delle persone, con lo Stivale diviso in zone e in base alla gravità delle pandemia, hanno senza dubbio ridotto la circolazione dei veicoli.

Basti pensare che ancora oggi, in quelle Regioni in zona gialla che significa, Covid non a livelli di allarme, è fatto divieto di spostarsi in altre Regioni, anche se gialle come quella di provenienza. Se c’è una cosa che gli italiani hanno subito da questa terribile esperienza è senza dubbio il fatto che ci si può spostare meno liberamente del solito, compreso il coprifuoco totale dopo le 22 in tutta la Penisola.

Meno auto circolano, meno incidenti ci sono. Questo è fisiologico e quindi, se i sinistri sono in calo, l’esborso in termini di risarcimento da parte delle Compagnie di assicurazione è inevitabilmente inferiore. Ma i contraenti continuano a pagare le polizze, perché le scadenze sono rimaste inalterate e tranne alcuni sporadici casi di sconti o agevolazioni (Unipol per esempio ha regalato a tutti i clienti un mese di assicurazione scontandolo dal premio da pagare al primo rinnovo utile), le tariffe non sono calate.

Il sondaggio dei clienti dice che uno sconto sarebbe ben accetto

Che la polizza auto sia una delle spese fisse a cui milioni di famiglie sono costrette annualmente è un dato di fatto. Adesso che l’auto molti la usano di meno per via delle limitazioni fa scattare in molti contribuenti il pensiero che sia moralmente giusto ottenere uno sconto in virtù del fatto che le Compagnie stanno ottenendo benefici dal fatto che meno auto circolano, come detto nel paragrafo precedente.

Un sondaggio della Nielsen, effettuato per Prima Assicurazioni fa emergere che il 23,6% dei soggetti a cui è stato chiesto un pensiero, crede che sia lecito immaginare uno sconto da parte delle Compagnie di assicurazione. Una specie di ristoro o di una quota di guadagno delle Compagnie, da girare ai loro clienti. Ma solo quasi il 37% quelli che in vece auspicherebbero una riduzione generalizzata delle tariffe.

Il settore assicurativo è un settore che negli ultimi 7 anni ha avuto un notevole incremento di giro di affari e sulla Rca proprio in virtù del calo degli incidenti, gli affari per le Compagnie sono aumentati, come sottolineano quasi tutte le associazioni dei consumatori.

Il fatto è che nonostante tutto ciò che abbiamo detto, dai preventivatori on line disponibili è facile verificare che anziché diminuire le polizze al rinnovo sono aumentate. E Federconsumantori per esempio ha già scritto ad Ania, l’Associazione delle Compagnie di Assicurazione, chiedendo sconti e facendo riferimento proprio ai lockdown e alle restrizioni degli spostamenti.

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