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Segugioassicurazioni.com è un fake: attenzione alla truffa Rc auto che gioca sul nome

Sfrutta l’assonanza con Segugio.it, vittima anch’essa, e perfettamente legale

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Segugioassicurazioni.com è un fake: attenzione alla truffa Rc auto che gioca sul nome. Sfrutta l’assonanza con Segugio.it, vittima anch’essa, e perfettamente legale: un portale Internet per confrontare assicurazioni auto e moto, mutui, prestiti, tariffe internet gas e luce, conti bancari. Ma da dove arriva il farlocco www.segugioassicurazioni.com? La segnalazione l’ha fatta l’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazione, proprio nelle scorse ore.

Segugioassicurazioni.com è un fake: frode diabolica

La denuncia dell’authority è chiara: la distribuzione di polizze assicurative tramite i seguenti siti è irregolare. Le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati. Ecco quali.

  • www.arcobelliassicurazioni.com
  • www.italia-broker.it
  • www.assiareafina.com
  • www.segugioassicurazioni.com
  • www.boniassicura.it
  • www.studio-genovesi.com.

La frode è diabolica: addirittura, c’è il tablet con Segugio dentro la homepage del sito farlocco.

Siti farlocchi per sfruttare le debolezze degli automobilisti

La truffa prende spunto dalle debolezze degli automobilisti. C’è chi paga Rc auto stellari, anche 2.000 euro l’anno, perché causa molti incidenti ed è in una classe di merito penalizzante. Spesso, in zone del Sud Italia dove le Rca sono care come il fuoco per l’alto numero di sinistri e di frodi assicurative.

Ed ecco che scendono in campo i siti truffa con Rca temporanee false: 50 euro per una settimana. Così, il cliente non è assicurato, anche se pensa di esserlo.

Se causa un incidente, scatta il controllo: si evince che l’auto non ha la copertura: il colpevole del sinistro deve rimborsare di tasca propria tutto. Si segnalano veri e propri drammi in tal senso: si pensi a un incidente con feriti da 10.000 euro. O anche peggio.

La soluzione? Prevenire. Chi riceve proposte ultra low cost in materia Rca può contattare l’Ivass. Verificando se il sito e la polizza esistano per davvero.

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