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Opposizione verbale coronavirus: 3 possibilità

Come opporsi alla sanzione da coronavirus

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Opposizione verbale coronavirus: 3 possibilità, come da nuove indicazioni ufficiali. Come opporsi alla sanzione: 400 euro a piedi, 533 euro a chi va in auto. In caso di recidiva, il doppio: 1.066 euro. Trattandosi di violazione amministrativa le modalità di ricorso sono quelle dell’articolo 18 della legge 689/81 all’autorità competente per materia. Ovviamente, per la violazione amministrativa, l’illecito. Cosa del tutto diversa il reato: sai di essere positivo al corona, e viaggi lo stesso. Entra in gioco il Codice Penale.

Opposizione verbale coronavirus: quali strade

  1. Per le violazioni dei Dpcm (Decreti del presidente del Consiglio dei ministri), gli eventuali scritti difensivi si presentano entro 30 giorni dalla data di contestazione o notifica al Prefetto territorialmente competente.
  2. Invece, per le violazioni di cui alle ordinanze regionali, gli scritti difensivi si presentano entro 30 giorni dalla data di contestazione o notifica alla Direzione generale sicurezza della giunta Regione.
  3. Infine, per le violazioni delle ordinanze sindacali al sindaco del Comune che ha emanato il provvedimento.

Come fare opposizione al verbale coronavirus

Si può richiedere di essere sentiti dalla medesima autorità. Gli scritti e la richiesta di audizione dovranno essere redatti su carta semplice. Qualora, entro i termini, non ci siano scritti difensivi o non ci sia comunicazione dell’avvenuto pagamento in misura ridotta, il verbale va all’autorità competente.

Proventi violazioni Covid: dove vanno

I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie, relative alle violazioni previste dal decreto, vengono devoluti allo Stato quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato.

Sono devoluti alle Regioni, alle Province e ai Comuni quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali e agenti, rispettivamente, di quegli enti locali. Lo dice la circolare numero 300/A/5458/20/115/28 Ministero dell’Interno. Pertanto, le violazioni accertate vanno incassate dall’ente di appartenenza dell’accertatore.

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