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Gian Carlo Minardi spera in una Ferrari competitiva ad Imola

Il fondatore dell’omonimo team, ora presidente di Formula Imola, vorrebbe vedere una Ferrari protagonista a Imola

Imola Leclerc

Quella di Imola per la stagione di Formula 1 2021 è una bellissima riconferma. Dopo una edizione 2020 del Gran Premio dell’Emilia Romagna inclusa in calendario secondo una modalità praticamente in attesa, ciò che si configura per questo nuovo anno è una bellissima novità. Il 18 aprile prossimo vedremo sulla lingua di asfalto che costeggia il Santerno le monoposto di Formula 1 ancora una volta, dopo quei 14 anni di tempo che separavano il 2020 dall’ultima edizione del mondiale di Formula 1 comparsa in quelle zone.

C’è tanta emozione

Il rientro di Imola in calendario, peraltro nella importante collocazione di apertura per la “stagione” europea, è motivo di grande gioia un po’ per tutti. I piloti lo scorso anno erano rimasti entusiasti dell’ingresso in calendario di un tracciato storico e memorabile come quello di Imola, le sensazioni erano apparse da ogni parte estremamente positive.

A gioire maggiormente è però Gian Carlo Minardi, uomo di motorsport fino all’ultimo capello, ex fondatore di uno dei team più gloriosi della Formula 1 poi passato sotto le insegne di Toro Rosso e oggi AlphaTauri. Minardi nel frattempo è appena divenuto presidente di Formula Imola, ovvero dell’ente che gestisce l’impianto dell’Enzo e Dino Ferrari. A Il Resto del Carlino ha ammesso: “saremo il primo GP in Europa, i giochi saranno ancora aperti. E dunque, siccome sognare non costa nulla, da sportivo mi auguro di vedere la Ferrari vicina ai team da battere. Così il pubblico si diverte, che sia in tribuna o a casa davanti alla televisione. Io ho corso, dall’altra parte del tavolo, 21 GP su 26 a Imola. Una storia lunga, tra alti e bassi. Ma la gara che ricordo con più affetto fu sicuramente la prima, quella del 1985. Era il terzo Gran premio della stagione: vedere tante bandiere gialloblu della Minardi, con il tricolore, mi fece una certa impressione. C’erano i nostri amici dei club, tra braciolate e accampamenti più o meno abusivi lungo le curve che hanno fatto la storia della Formula 1. Una circostanza non più ripetibile, pensando a oggi”.

Gian Carlo Minardi
Gian Carlo Minardi

Minardi ha quindi voluto sottolineare il grosso impegno messo in pratica da chi vive di passione e motori in una terra nota per essere la patria dei motori a livello internazionale: “questa regione ha tante cose da mettere sul piatto. Storia e cultura legate al mondo delle due e quattro ruote: una realtà così non c’è da un nessun’altra parte. Apprezzo che le istituzioni, politiche e sportive, stiano affrontando un momento tanto difficile investendo. Si sta guardando al futuro rispolverando un nome storico, come quello di Imola, per portare benefici all’intero sistema. Un progetto proiettato nei prossimi anni che mi stimola. Credo di aver contribuito a riallacciare il rapporto tra il mondo che è stata la mia vita negli ultimi 14 anni, vale a dire l’ACI, e Formula Imola”. Infine Minardi ha voluto essere pragmatico escludendo che da qui ad aprile possa cambiare qualcosa a livello sanitario, quindi praticamente verrebbe quasi esclusa la possibilità che a Imola possano esserci tifosi assiepati sulle tribune: “non credo che fino ad aprile potranno esserci attività in presenza, ma da parte nostra siamo pronti a tutto grazie all’esperienza di chi mi ha preceduto e allo staff tecnico di Formula Imola. Possiamo aprire l’Autodromo parzialmente, totalmente o anche fare l’evento a porte chiuse. È chiaro che le cose cambiano, a seconda della soluzione scelta; ma già essere riusciti a inserire Imola nel calendario è motivo d’orgoglio”.

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