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Denigra su Facebook agente di Polizia: sanzione di 15.000 euro

Lo ha stabilito il Tribunale di Vicenza, così stabilendo un principio

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Denigra su Facebook agente di Polizia locale: sanzione di 15.000 euro. Lo ha stabilito la sentenza numero 673/2020 del Tribunale di Vicenza, così stabilendo un principio. Tutto nasce il 22 giugno 2015: un agente (con un collega) presso il consorzio di Polizia locale nord-est vicentino eleva una contravvenzione per infrazione al Codice della Strada a una signora. Che guidava con smartphone in mano.

Denigra su Facebook agente di Polizia locale: il convivente

Il convivente della signora pubblica sulla propria pagina personale Facebook la foto del verbale di accertamento ricevuto dalla convivente commentando. “Verbale alla mia convivente. Se io ieri avevo il cellulare della mia donna, cosa hanno visto questi due agenti? Sapendo che fanno uso e abuso di alcol, come mai sono ancora in servizio?”. Eppoi gli auguri di morte ai loro figli della peggior malattia esistente sulla terra. “Questo è quello che vi meritate, pezzenti, alcolizzati e tossici”.

Di qui, la denuncia degli agenti contro l’uomo. Offendeva la reputazione personale e professionale degli agenti scelti nonché del corpo di appartenenza. Con aggravante del fatto commesso tramite social network e per aver recato offesa a un corpo amministrativo.

L’attore riteneva che le espressioni usate dal convenuto fossero offensive, denigratorie e minacciose. E che ledessero gravemente il decoro e la reputazione personale e professionale dell’attore stesso oltre alla dignità dei suoi familiari.

Sui social, schegge impazzite quando si offende

Con l’utilizzo del mezzo nella pagina Facebook, di Internet, la comunicazione è volutamente rivolta al maggior numero di persone possibile. Verso una serie di contatti anche non conosciuti dal convenuto. Perché l’utilizzo di questo mezzo di comunicazione determina la circolazione del messaggio tra un numero non specificato di persone.

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