Sicurezza stradale retrocessa dalla serie B alla C: lo ha detto Biserni, numero uno Asaps (Amici Polstrada). Infatti, prima di entrare nel vivo, #FORUMAutoMotive ha voluto dedicare uno spazio a quest’Associazione che nel 2021 celebrerà i primi 30 anni di attività nel delicato campo della sicurezza stradale: l’iter del nuovo Codice della Strada è simile a un gioco dell’oca e torna sempre al punto di partenza. La prima approvazione alla Camera è dell’ottobre 2014 e, a oggi, l’unico provvedimento di rilievo è quello che di recente è stato riservato a velocipedi e monopattini. La conseguenza è che dai dati che rileviamo, la sicurezza in Italia è passata in una categoria inferiore. Il Covid ha fatto dimenticare le vittime della strada.
Sicurezza stradale retrocessa dalla serie B alla C: qual è il guaio
Niente passi avanti nella riforma organica e ordinata del Codice della Strada. Solo decreti di vario genere, a spizzichi e bocconi.
In più, c’è la mancata approvazione (a distanza di dieci anni) di numerosi decreti attuativi, previsti dalla legge 120/2010, come per il contrasto al fenomeno dei prestanome. Cioè persone giuridiche e fisiche intestatarie di centinaia di veicoli (spesso con proprietari che nulla dichiarano al fisco) ma utilizzati dalla criminalità, dice Biserni.
Manca anche il drogometro, strumento da utilizzare per il contrasto alla guida alterata su strada, che necessita di un apposito decreto interministeriale mai attuato. E sull’utilizzo dei farmaci che risultano pericolosi per la guida. Con conseguenze nefaste anche per la Rca.
Smartphone che distrae alla guida: allarme
Con riferimento poi alla proposta di di inserire il divieto di utilizzare altri dispositivi (smartphone, computer portatili, notebook, tablet), l’Asaps non solo esprime parere favorevole, ma chiede di approvare subito l’inasprimento delle sanzioni. La distrazione è la prima causa di morte sulle strade italiane.