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Mattia Binotto ha spiegato il perché della migrazione in Haas di Simone Resta

Il team principal ha finalmente espresso il suo punto di vista sulla questione, parlando anche di IndyCar escludendo difatti un possibile approdo

Binotto

Aveva fornito più di qualche perplessità il passaggio di Simone Resta in Haas a partire dal 2021. Il tecnico che in Ferrari aveva assunto ruoli di grande responsabilità proveniva già dall’Alfa Romeo Racing e in Ferrari era ritornato soltanto a luglio 2019. È lecito quindi aver ragionato su quelle che potevano essere le motivazioni di un nuovo cambiamento ufficializzato solamente qualche giorno fa.

Ora la questione è stata analizzata da Mattia Binotto che ha parlato di quelle che sono state le motivazioni che hanno condotto a far migrare in Haas proprio Simone Resta. Il team principal del Cavallino Rampante ha inoltre fornito qualche ulteriore dichiarazione sulla vicenda che aveva legato la Scuderia alla IndyCar.

Il budget cap alla base

Come era stato già ipotizzato, la decisione proviene dalla volontà di rientrare nei nuovi limiti imposti dal budget cap appena proposto in Formula 1. Niente quindi che sia legato ai dissapori tra Binotto e Resta di cui si era discusso qualche tempo fa, ma allora smentiti da entrambe le parti.

Binotto ha fornito la sua visione sulla questione, puntando su una ristrutturazione interna: “in Ferrari dobbiamo guardare avanti, perché le normative stanno cambiando. I vincoli di budget comportano che il team debba diventare più efficiente. Va praticata una ristrutturazione interna e questa (il passaggio di Resta in Haas, ndr) è una delle nostre decisioni”. In ogni caso, come espresso già da Gunther Steiner, in Haas Simone Resta ricoprirà un ruolo importante. Nel frattempo Marc Gené, collaudatore della Scuderia, ha ammesso che “contiamo di rafforzare il reparto telaio con una nuova figura”.

La migrazione di Simone Resta potrebbe quindi essere solamente la prima di una serie di possibili passaggi nei team con cui la Scuderia intrattiene rapporti di collaborazione nel Circus: appunto Haas e Alfa Romeo Racing. La condizione attuale esclude quindi la partecipazione alla IndyCar come fornitore di motore, finalmente a parlarne è proprio Binotto: “abbiamo già discusso i nostri possibili piani con i vertici della IndyCar perciò abbiamo deciso che non sarà implementata nel futuro prossimo. Richiederebbe troppi investimenti; oggi il nostro compito principale è ancora la nostra prestazione in Formula 1. Questo è ciò su cui dobbiamo concentrarci. Le discussioni continueranno, ma ora stiamo parlando di un futuro più lontano”.

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