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Proventi multe Comuni: uno su due fuorilegge

Non dicono quanti soldi incassano dai verbali. Lo rivela il ministero dei Trasporti

autovelox

Proventi multe Comuni: uno su due fuorilegge. La legge è uguale per tutti. O no? La legge, il Codice della Strada, dice che se superi di 1 km/h il limite di velocità di 30 km/h dove si può andare tranquillamente a 70 km/h su una strada deserta, allora a casa ti arriva una legnata: super multa. Puoi opporti? Puoi dire che il tachimetro segnava 29 km/h? No. Paghi. Dopodiché, di tutte queste e altre multe, i Comuni devono rendicontare: devono cioè dire al ministero dell’Interno quanti quattrini si fanno con strisce blu, ZTL, semafori gialli e rossi, autovelox.

Proventi multe Comuni: uno su due fuorilegge

Il problema è che, ogni due Comuni, uno è zitto, non dice niente al ministero dell’Interno. Un bel modo facile facile di stravincere. Incassi, introiti, copri i costi onerosissimi della politica e della burocrazia e delle varie task force, ma non comunichi gli incassi. Per il ministero dei Trasporti (in risposta a un’interrogazione del deputato di Forza Italia Simone Baldelli), ci sono 7.903 enti risultanti dall’ultimo aggiornamento Istat. Bene. Solo 4.695 hanno inserito sulla piattaforma informatica del ministero dell’Interno, entro la scadenza del 30 settembre, la relazione dettagliata sui proventi 2019 delle multe. Devono dire quante multe e come le usano.

Secondo guaio: relazioni Comuni con proroga

Si dirà: i Comuni non hanno fatto in tempo. In realtà, il Governo, per il Covid, ha dato molto più tempo ai Comuni. Ai quali il Governo ha pure concesso di mettere autovelox in centro città, e di disegnare ovunque assurde piste ciclabili, pericolosissime.

Sentiamo Baldelli: “Il governo porti in parlamento e pubblichi questi dati. E multi i Comuni che hanno violato il Codice della strada come gli stessi Comuni fanno con gli automobilisti trasgressori”. Rammentiamo che il responsabile dell’inadempimento è perseguibile. Ricordiamo che se l’automobilista sgarra, non pagando nei 60 giorni, arriva la cartella esattoriale, con ganasce fiscali eventuali. La legge è uguale per tutti. O no?

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