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Uso intelligente dell’auto con smart working Microsoft e Twitter

Tutti a lavorare da casa: più sano e produttivo. Anche in fatto di traffico

smart working

Uso intelligente dell’auto con smart working Microsoft. Perché? Vediamo. Mentre i sindaci e i dirigenti in Italia fanno tornare sul posto di lavoro i dipendenti, le aziende di elevata qualità impartiscono loro una lezione. Etica, morale, economica e a livello di salute pubblica. Prendi Microsoft: a tutto smart working, stando a indiscrezioni. La società americana ha diffuso linee guida che prevedono un lavoro ibrido. I dipendenti potranno accedere a un piano che prevede meno della metà di ore a distanza e mantenere la postazione fissa. O passare al lavoro da casa, preservando i punti di appoggio in ufficio. Tutto questo ha riflessi positivi per la salute (contro il Covid), lo smog (meno auto e meno mezzi pubblici uguale meno inquinamento), nonché per la qualità della vita.

Uso intelligente dell’auto con smart working: ecco come

La vettura, con lo smart working, la si usa per svago, weekend, serate. Per fare la spesa. Per compiere acquisti. Niente auto per ore in coda, quando si va al lavoro. Zero stress. Produttività che si moltiplica.

Si spingerebbe ancor più sulle auto elettriche: se la usi con furbizia e sapienza, hai meno ansia da ricarica.

Ma perché mai le multinazionali, le banche, Microsoft, Twitter sono a favore dello smart working? Perché ci sono manager con background culturale e umano adeguato, che fanno scelte mirate. Mai e poi mai direbbero sì allo smart working se solo pensassero che la produttività possa calare di un millimetro, di un millesimo, di un milligrammo.

Contraddizioni italiane: tutti sui mezzi pubblici

È ben strano quanto accade in Italia. Da una parte, distanziamento sociale, stare a casa il più possibile, mascherina da soli nel deserto. Così, tutti schiacciati nei mezzi pubblici, accalcati. Il tutto con l’auto bastonata a più non posso: Area B, Area C, Ztl, parcheggi blu costosissimi, autovelox, semavelox. E contagi alle stelle. Dall’altra, però, pochissimo smart working. Coi dirigenti di aziende di varie dimensioni (con quale background? Mah…) spaventati dai lavoratori a casa.

E la politica? Quella locale fa tornare i lavoratori negli uffici. Quella centrale ci rimpinza di regole, quando ne basterebbe una semplice: lì dove possibile, obbligo di smart working.

Siamo in guerra contro il Covid: o lo combatti davvero (con lo smart working), o le battaglie saranno lunghe, estenuanti e sanguinose (con un atteggiamento equivoco e contraddittorio).

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