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Mattia Binotto pessimista sugli aggiornamenti previsti per Sochi

Mattia Binotto spegne un’altra volta le speranze visto che gli aggiornamenti previsti per Sochi non risolleveranno le sorti della Scuderia

Mattia Binotto

La trasferta di Russia fornirà alla Ferrari l’occasione buona per introdurre qualche aggiornamento sulla SF1000 che oggi soffre apertamente sotto ogni punto di vista. Il prossimo fine settimana quindi potrebbe rappresentare un piccolo cambio di passo nella rincorsa a posizioni migliori di quelle viste fino a questo momento che posizionano la Ferrari dove non ci si aspettava.

Non se lo aspettava sicuramente nemmeno Mattia Binotto che ad inizio stagione aveva fissato nel terzo posto all’interno della classifica del Mondiale Costruttori il posto ideale per una Ferrari apparsa ben presto in difficoltà. Tuttavia lo stesso team principal della Scuderia ha voluto placare le possibili illusioni ammettendo che gli aggiornamenti che vedremo sulla SF1000, previsti per Sochi, non risolleveranno le prestazioni del team.

Piccoli aggiornamenti

Fino a questo momento, il 2020 della Ferrari è stato un anno particolarmente deludente, frutto di una SF1000 ben al di sotto del ritmo sperato e priva di prestazioni ottimali provenienti da una power unit che pare azzoppata. Il risultato finale è che la Scuderia si trova attualmente al sesto posto nel campionato costruttori con soli 13 punti di vantaggio sull’AlphaTauri; mentre ci saranno nuove parti a Sochi la prossima settimana, Binotto è desideroso di tenere sotto controllo le possibili aspettative.

“Ci saranno piccoli aggiornamenti, ma questo non cambierà il quadro generale”, ha detto Binotto. “Penso che al momento non abbiamo un buon ritmo in gara e in qualche modo stiamo consumando troppo le gomme. Quindi gli aggiornamenti non saranno utili a risolvere ogni problema. Dobbiamo rivedere i progetti in vista del 2021. Penso che ci vorrà più tempo per farlo”. Gli aggiornamenti arrivano in un momento in cui la Formula 1 ha appena completato un consistente programma di nove gare in sole 11 settimane per iniziare la stagione 2020, limitando la finestra utile ad ottenere nuove parti da destinare alla pista e spingendo anche i team al limite.

Sebbene le ultime due gare abbiano visto anche un totale di tre bandiere rosse (una a Monza, con Charles Leclerc vittima di un pauroso incidente alla Parabolica, e due al Mugello dopo un incidente alla ripartenza dietro la Safety Car e un incidente che ha avuto per protagonista Lance Stroll) Sebastian Vettel non crede che il calendario così “compattato” abbia un qualche ruolo nelle interruzioni di questo tipo.

“È certamente difficile, ma penso che le possibilità di avere una bandiera rossa e varie bandiere rosse in una gara siano generalmente piuttosto basse, quindi non credo sia dovuto a questo”, ha detto Vettel. “Ovviamente era assolutamente giusta la bandiera rossa dopo l’incidente di Charles, e ancora al Mugello, quindi non c’era altra scelta. Penso che in entrambi i casi sia stata l’azione giusta da mettere in pratica. Tutti guidano al limite, provano a fare tutto, ma non credo che gli incidenti o le bandiere rosse siano una conseguenza del fatto che abbiamo avuto tutte quelle gare di seguito”.

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