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Scuderia Ferrari: a Spa-Francorchamps per sfruttare le molteplici variabili

La Scuderia giunge in Belgio con un pacchetto a basso carico e con la possibilità di poter sfruttare eventuali variabili a cominciare dal meteo

Leclerc Spa 2019

La pausa di una settimana giunge al termine perché in Formula 1 si va in direzione Spa-Francorchamps, ovvero Gran Premio del Belgio. In casa Ferrari si prova a ripartire dopo la nuova delusione patita in Spagna, con Enrico Gualtieri che ci ha tenuto a rassicurare tutti sul fatto di aver trovato la causa del problema che ha costretto Charles Leclerc a terminare anzitempo il Gran Premio. Il responsabile dei motori della Scuderia ha inoltre analizzato alcuni dati caratteristici dell’iconico tracciato delle Ardenne dove si attende un pacchetto dedicato, a basso carico aerodinamico.

Motori al massimo della potenza

Il tracciato di Spa-Francorchamps è tra quelli che più richiedono un impegno dal punto di vista della potenza complessiva. Non è un caso che il Gran Premio in casa Ferrari è stato presentato dal capo dei suoi motoristi, ovvero Enrico Gualtieri. A Spa l’acceleratore rimane “aperto” per il 79% della percorrenza totale di ogni giro, un dato impressionante che però vista la lunghezza del nastro d’asfalto di poco superiore ai 7 chilometri consente anche una ricarica elettrica per la MGU-H ben delineata.

Il tracciato del Gran Premio del Belgio è uno di quelli che piloti e tifosi attendono per un anno intero. Ma come ammesso dallo stesso Gualtieri, “anche dagli ingegneri. A Spa bisogna trovare il bilanciamento perfetto e non è un’impresa facile”. L’ingegnere del Cavallino Rampante ha quindi aggiunto che chiaramente, visti i dati già riportati, dal punto di vista della corretta gestione della Power Unit il tracciato si presenta “particolarmente severo con più di un minuto di ogni giro percorso praticamente alla massima potenza. È quindi molto importante la corretta guidabilità della monoposto, soprattutto nella prima e ultima curva. Molto importante risulta anche il recupero dell’energia tramite la MGU-H, quindi tutta la power unit concorre alla ricerca dell’efficienza necessaria”.

Vettel e Leclerc

Di fondamentale importanza appare anche una concreta riduzione della resistenza aerodinamica, elemento “corretto” da un nuovo pacchetto aerodinamico a basso carico che potrebbe introdurre anche modifiche al fondo della SF1000. Ma bisogna comunque fare attenzione “al secondo settore, dove con una vettura molto scarica, si corre il rischio di andare in crisi” ammette ancora Gualtieri. Ne deriva che bisogna anche in questo caso trovare il corretto equilibrio con attenzione a possibili rovesci che potrebbero condizionare la domenica di gara.

Per Sebastian e Charles si può fare bene

Sembra poi che i due piloti del Cavallino Rampante hanno ragione per credere di poter far bene a Spa-Francorchamps che oltre ad essere un tracciato da cuore in gola, può riservare sorprese e cambiamenti repentini. Proprio qui lo scorso anno Charles ha agguantato la sua prima vittoria in Formula 1 con la Ferrari, un successo raggiunto dopo la morte dell’amico Anthoine Hubert in Formula 2. Un evento che è molto attivo nel ricordo del monegasco e non solo, un ricordo intenso che lo stesso Charles ha voluto già sottolineare: “Spa ha un posto molto speciale nel mio cuore. Ho vinto qui per la prima volta in Formula 1 ma sempre qui ho perso Anthoine Hubert in Formula 2. Sarà molto difficile ritornare, mi ricorderò di lui per tutto il fine settimana”.

Leclerc Spa 2019
Charles Leclerc ha vinto per la prima volta proprio a Spa-Francorchamps l’anno scorso

Quindi Charles ha anche analizzato la situazione che porta la Ferrari sul circuito della Ardenne, sapendo bene che quest’anno la musica è cambiata e con molta improbabilità potrà ripetere quanto messo in luce lo scorso anno. “Sappiamo bene che dal punto di vista della prestazione sarà molto difficile ripetere il risultato dello scorso anno – ha detto Leclerc – visto che la nostra condizione è decisamente differente da quella del 2019. Tuttavia sappiamo che a Spa tutto può succedere, anche in relazione ad un meteo mai perfettamente prevedibile. Dobbiamo massimizzare comunque il potenziale della nostra SF1000 cominciando già dal venerdì a lavorare intensamente. Le informazioni più interessanti le acquisiremo già dalle prove libere, elementi che ci permetteranno di scegliere la strategia migliore per la qualifica e per la gara”.

Lo stesso tracciato di Spa-Francorchamps introduce ottimi ricordi anche per Sebastian Vettel. Il tedesco, al suo ultimo anno in Ferrari, ha sempre apprezzato il tracciato delle Ardenne dove ha già ottenuto tre vittorie sebbene l’ultima risalga al 2018. Per Vettel “Spa è unica. In nessun’altro posto ci sono così tante variazioni dal punto di vista dell’altimetria. La pista è un continuo sali e scendi sebbene dalle immagini televisive tutto questo si percepisce poco. A Spa-Francorchamps insistono le curve più difficili e fantastiche del mondo, a cominciare da Eau Rouge, Pouhon ma anche la esse che introduce Stavelot. Il carico aerodinamico utile è medio-basso ma possono comunque intervenire differenti variabili, su tutte le condizioni meteo molto mutevoli. Bisognerà quindi interpretare al meglio ogni possibilità”.

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