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Vettel critico con la strategia Ferrari ma Binotto non ci sta

Appare critico l’atteggiamento di Sebastian nei confronti della strategia adottata dal muretto di Mattia Binotto che comunque fornisce una propria visione

Vettel

La questione si fa sempre più complessa. Quanto visto ieri a Silverstone ha rappresentato forse un ulteriore punto di non ritorno nel rapporto che lega ancora per poco Sebastian Vettel e la Ferrari. Il tedesco ha criticato aspramente la strategia adoperata dal muretto gestito da Mattia Binotto, il quale ha invece rispedito al mittente le accuse. Una situazione molto particolare che comunque va legata alla 12esima piazza finale con la quale si è conclusa la gara del Gran Premio del 70° Anniversario di ieri a firma di Sebastian Vettel.

Non c’è nulla da nascondere per Sebastian, apparso ancora una volta critico con la Scuderia forse nella posizione di chi ormai ha veramente poco da perdere e qualche sassolino nelle scarpe da smaltire in fretta. Per Vettel la strategia intrapresa è risultata praticamente all’opposto di quella che era stata pianificata in anticipo.

Team radio di fuoco

Il quattro volte campione del mondo ha sfruttato anche l’efficacia diretta dei team radio, mostrando anche un approccio particolarmente duro e crudo ammettendo: “terrò duro, è il gap di cui abbiamo parlato stamattina e che non ci piaceva affatto, ma sappiate che avete fatto un casino” ha chiosato Sebastian alla radio. Al termine del Gran Premio il tedesco ha anche aumentato la dose dipingendo una situazione molto particolare in cui è stato coinvolto.

Vettel

All’emittente tedesca RTL ha infatti ammesso che “avevamo parlato di questa situazione e nel caso in cui fosse successa non avremmo fatto quello che poi invece è stato fatto. Sicuramente è stato molto frustrante visto che avevo anche abbastanza velocità per stare fuori. Chiunque si trovava davanti a me, dopo il pit stop, faceva gli stessi tempi sul giro che facevo io con gomme vecchie. Forse è mancato il coraggio di farci sorpassare da Charles che però aveva una strategia differente a disposizione, per evitare ciò mi hanno fatto fermare. Nonostante il cattivo giro iniziale avremmo potuto guadagnare abbastanza”. In riferimento a questa situazione va ricordato che Vettel si è girato alla curva Abbey durante il primo giro nel tentativo di evitare un contatto con Carlos Sainz: “Ho fatto una buona partenza e volevo stare fuori dai guai”, ha spiegato. “Ho chiuso un po’ all’interno e inizialmente mi è sembrato che qualcuno mi avesse toccato. Non ho controllato di nuovo, ma credo di essere rimasto sorpreso dal cordolo e di aver perso l’auto lì. Ho compromesso molto la mia gara e da lì sono dovuto tornare indietro. Quindi avrebbe potuto essere ovviamente un giorno un migliore senza questo inconveniente”. Ma sul discorso strategie Vettel è intervenuto anche su Sky Sport F1 continuando ad ammettere che “la strategia non è stata grandiosa. Abbiamo fatto quello che bisognava assolutamente evitare. Non so bene cosa abbiano pensato ma andiamo avanti”.

Due weekend sofferti

Il dato dice che durante il secondo appuntamento consecutivo sul tracciato di Silverstone, Vettel ha sofferto davvero tanto. Ancora una volta le prestazioni di Sebastian possono essere affiancate a quelle del compagno di squadra Charles Leclerc puntando su una questione di disparità in termini di risultati e punti ottenuti assolutamente evidente. “Da sabato mattina della scorsa settimana non sono stato in grado di fare alcun progresso”, ha detto infatti il tedesco della Ferrari. “Questa è la cosa che spicca di più”

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Il testacoda di Vettel all’avvio ha condizionato il Gran Premio del tedesco, secondo Mattia Binotto

Il suo compagno di squadra Charles Leclerc, come si diceva, ha infatti ottenuto risultati migliori rispetto ai suoi, tornando a casa da Silverstone con un terzo posto la scorsa settimana e un quarto ieri. Vettel dice che è difficile capire le reali motivazioni alla base della differenza di prestazioni tra di loro. “È un po’ difficile giudicare perché abbiamo eseguito livelli di carico aerodinamico leggermente diversi sulle vetture. Per lo più faccio fatica nelle curve a bassa velocità e a media velocità. È qualcosa su cui non siamo riusciti a capire le reali motivazioni. Ovviamente abbiamo la prossima gara in arrivo tra una settimana, non di nuovo qui ma da qualche altra parte, quindi vedremo cosa possiamo fare. Ma si spera di poter tornare a un ritmo più normale. Anche durante lo scorso fine settimana, le nostre gare sono state molto diverse. Sono sempre rimasto bloccato nel traffico, partendo più indietro. Il testacoda del primo giro non ha ovviamente aiutato in questo senso. Quindi si spera che la prossima sia una gara più fluida e quindi dovrebbe essere anche più semplice”.

Mattia Binotto non è convinto delle accuse di Sebastian

Le lamentele via radio e poi anche alle testate che attendevano Vettel al Ring hanno prodotto un certo risentimento nell’analisi di Mattia Binotto. Volendo essere sinceri il team principal della Ferrari era apparso più disteso al termine del Gran Premio, merito dell’ottima prestazione messa in atto da Charles Leclerc sia ieri che domenica scorsa. Un dato che certifica l’ottimo potenziale del monegasco e una gestione delle gomme perfetta, elemento sul quale la Scuderia ha puntato molto per fornire a Charles le corrette modalità gestionali delle Pirelli. Insomma, solo con Charles questa SF1000 ha dimostrato di potersi avvicinare alle Mercedes che proprio durante il secondo GP di Silverstone sono apparse meno imbattibili del solito.

Binotto

Binotto ha parlato della questione legata alle affermazioni di Sebastian Vettel in relazione alla strategia adoperata, ammettendo a Sky Sport F1 una visione differente da quella prospettata dal tedesco: “abbiamo soltanto anticipato di qualche giro la sua sosta numero uno perché sapevamo che avrebbe recuperato la posizione su Raikkonen in fretta permettendo anche a Charles di continuare nella rimonta. Secondo noi era la scelta giusta e quindi credo che non lo abbiamo penalizzato scegliendo questa modalità. Penso che è arrivato dodicesimo e avrebbe raggiunto quella posizione comunque. La sua gara è stata condizionata dall’errore in partenza. È questa la realtà e non è legata alla strategia” ha quindi ammesso Mattia Binotto.

Su un punto soltanto i due sembrano essere concordi, ovvero sulla fiducia nel gruppo. Mattia Binotto ha infatti aggiunto che “non penso Sebastian abbia perso fiducia nel nostro gruppo. Per lui è un momento complicato perché in queste due gare non ha mai trovato la giusta confidenza con la monoposto”. Gli fa quindi eco Sebastian che aveva ammesso: “ovviamente non è stata la migliore gara per me in questo momento, ma mi fido della squadra che ho intorno a me, così anche tutti nel garage. Sono abbastanza fiducioso per la prossima gara, e non credo che possa andare molto peggio rispetto a dove sono adesso”.

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Infine l’ipotesi di fare affidamento su un telaio nuovo o rivisto della SF1000, per contribuire a migliorare le sensazioni di guida di Vettel, pare un’ipotesi assai remota da entrambe le parti. Binotto ha infatti detto che in Ferrari sarà valutata ogni cosa per provare ad aiutare Sebastian, puntando sul fatto che a Barcellona il tracciato sarà differente e magari le cose possono anche andare meglio “Sebastian conosce bene la pista, ci sarà una gestione aerodinamica diversa e le condizioni non saranno quelle di Silverstone. In ogni caso se il telaio potrà fornire maggiore confidenza a Seb, sicuramente faremo questo passo”. Come si diceva, appare simile l’approccio di Sebastian in tal senso: “non so se cambiare telaio sia la strada giusta. Di certo sappiamo che sono state due settimane molto negative. Non so cosa sia successo dal punto di vista del passo ma non sono le giornate migliori per me e questo è sicuramente molto frustrante”.

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