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Gran Premio di Silverstone: Hamilton esplode e vince, Leclerc sul podio con Verstappen

Anche a Silverstone davanti a tutti c’è Hamilton con la Mercedes, l’inglese accusa un problema alla gomma anteriore sinistra e finisce davanti a Verstappen e Leclerc

Hamilton Silverstone

A Silverstone succede proprio di tutto. Quello che sembrava un Gran Premio confezionato ad arte per la solita doppietta Mercedes finisce per generare colpi di scena in quantità industriale, soprattutto nel momento in cui i giri volgevano verso la bandiera a scacchi che avrebbe segnato la fine di una domenica pazzesca.

Come al solito le due Mercedes, che chiaramente partivano con tutti i favori del pronostico, cominciano facendo il vuoto e dimostrando ancora una volta che il mestiere praticato dai due piloti della Stella è quello di chi lo pratica presso un altro pianeta. Non serve a nulla la doppia Safety Car apparsa durante le prime fasi della gara sebbene proprio l’ingresso della vettura di sicurezza probabilmente sia stato alla base delle problematiche patite da molti più avanti. Difatti quando la seconda Safety Car faceva il suo ingresso in pista durante il 13esimo giro un po’ tutti hanno preso la via dei box per l’ovvio cambio gomme in favore della mescola più dura che li avrebbe condotti da lì alla fine del Gran Premio. Ma solamente 37 giri più tardi, alla 50esima tornata ovvero a soli due giri dal termine, le cose cominciavano a prendere una piega spaventosa.

Delaminazioni a più non posso

Valtteri Bottas è infatti il primo ad accusare la delaminazione della anteriore sinistra mentre si trovava in seconda posizione. Il risultato? Il finlandese della Mercedes è costretto a completare quasi un intero giro per rientrare ai box terminando la gara in undicesima piazza finale. Sebbene un po’ tutti i primi accusassero evidenti problemi all’anteriore sinistra, con Carlos Sainz interessato anche dallo stesso fenomeno, il più grande degli spaventi se lo prende il leader del Gran Premio: Lewis Hamilton. All’inglese della Mercedes succede quanto accaduto già a Bottas e Sainz, durante l’ultima tornata in prossimità della Curva 8 ovvero con circa metà percorso ancora da completare.

Bottas
Valtteri Bottas, insieme ad Hamilton e Sainz, ha patito il problema sulla anteriore sinistra

Ma ancora una volta la fortuna bacia Lewis Hamilton che tiene dietro un ottimo Max Verstappen che era rientrato ai box per i timori di ricevere anche lui i medesimi problemi alla Pirelli posizionata davanti sul lato sinistro. L’olandese della Red Bull ha infatti concluso in seconda piazza agguantando anche il giro più veloce della giornata. Di certo la decisione di rientrare è apparsa molto corretta da parte di Red Bull, sebbene col senno di poi quel distacco dalla vetta ridotto a soli cinque secondi avrebbe di certo fornito un altro epilogo. Ma Hamilton si prende così la sua 87esima vittoria della sua gloriosa carriera concludendo su tre ruote come aveva fatto molti anni prima un tale Jim Clark. In questo modo l’inglese, con il decadimento in classifica di Valtteri Bottas, si porta a 30 punti di vantaggio nei confronti del suo compagno di squadra. In ogni caso la Red Bull è apparsa più vicina che mai rispetto alla Mercedes in termini di passo gara e appare come l’unico team realmente in grado di riuscire a impensierire la Mercedes tanto che Verstappen si trova adesso a sole sei lunghezze dalla seconda posizione mondiale di Valtteri Bottas.

Brilla Leclerc

Il rocambolesco finale fornisce un valido aiuto anche a Charles Leclerc che comunque è apparso decisamente a suo agio presso il tracciato di Silverstone. Il monegasco è l’unico in casa Ferrari a godere della gioia del podio per la seconda volta in questa stagione terminando il suo Gran Premio in terza piazza finale. La scelta di puntare su un assetto scarico ha pagato ieri e ha fornito validi riscontri anche oggi in gara sebbene la gestione delle gomme è apparsa ovviamente più problematica. Sembra quindi che uno dei problemi di questa SF1000 sia proprio legato alla grossa resistenza aerodinamica che il complesso della monoposto restituisce. Fino a quando non si potrà disporre d’altro, forse la strada da intraprendere almeno su tracciati a basso e medio carico appare proprio questa.

Leclerc

La situazione venutasi a creare sorride anche a Daniel Ricciardo che conduce la Renault in quarta posizione grazie anche al problema sulla anteriore sinistra patito da Carlos Sainz nel finale. L’australiano ha comunque dimostrato, se ce ne fosse bisogno, di essere un gran manico inanellando ottimi sorpassi su Lando Norris (quinto al termine, su McLaren, e costante presenza in quarta piazza nel Mondiale Piloti) e Lance Stroll che con la Racing Point termina con un deludente nono posto finale reo di aver intrapreso una difesa troppo accesa nei confronti proprio di Ricciardo che gli è valsa una bandiera bianco-nera. Al sesto posto finale termina l’altro pilota Renault, Esteban Ocon, confermando l’ottimo stato di forma del team della Losanga. Con l’AlphaTauri fa buone cose anche Pierre Gasly terminando in settima posizione finale e rendendosi protagonista di diversi sorpassi. All’ottavo posto troviamo invece l’altra Red Bull, quella di Alexander Albon che aveva provocato la Safety Car del primo giro dopo un contatto con Kevin Magnussen che aveva condotto il pilota della Haas contro il muro. L’incidente di venerdì in accordo con la prestazione di oggi forniscono un quadro non proprio felice a Milton Keynes per lo stesso Albon. Termina quindi in decima piazza un Sebastian Vettel apparso decisamente poco a suo agio a Silverstone. Il tedesco, che cominciava la gara con le Pirelli Soft, ha faticato sia ieri che soprattutto oggi. Porta a casa un punticino che quasi non fa testo, purtroppo.

Kvyat
Lo spaventoso incidente che ha coinvolto Daniil Kvyat con l’AlphaTauri

Rimanendo invece in team Safety Car, il secondo ingresso al 13esimo giro è stato invece causato dall’AlphaTauri di Daniil Kvyat che è uscito alla Maggots forse a seguito di un cedimento della posteriore destra della sua monoposto.

Alfa Romeo ancora non pervenuta

Purtroppo anche Silverstone non regala niente di buono ai ragazzi dell’Alfa Romeo Racing. Le due C39 risultato attardate al termine del Gran Premio con Antonio Giovinazzi che dopo la penalità di 5 secondi inflittagli per un’infrazione durante il regime di Safety Car ha concluso in quattordicesima piazza finale. Un risultato che seppur deludente certifica ancora il fatto che il giovane di Martina Franca riesce a stare costantemente davanti al suo più titolato compagno di squadra, Kimi Raikkonen, che oggi ha concluso in 17esima posizione ovvero ultimo dopo aver patito anche il cedimento di una parte della sua ala anteriore. Appare in lenta crescita la Williams che con Russel si inserisce in dodicesima posizione tra Bottas e Sainz mentre con Latifi termina al quindicesimo posto.

Giovinazzi
Antonio Giovinazzi è il migliore in casa Alfa Romeo Racing, sebbene conclude in 14esima piazza

Non riesce a Grosjean, sulla Haas, una strategia alternativa che gli permette di allungare lo stint percorso con le medie sperando in una ulteriore uscita della Safety Car. Romain rimane infatti in zona punti per parecchi giri ma alla fine è sedicesimo e anche a lui viene sventolata la bandiera bianco-nera per una difesa troppo invasiva nei confronti di Carlos Sainz.

Va decisamente a braccetto con la sfortuna Nico Hulkenberg il quale aveva sostituito Perez in Racing Point dopo la positività al Coronavirus del messicano. Il tedesco non riesce a prendere il via con la sua rosa RP20 visto che la sua power unit Mercedes durante la procedura di partenza produce un non meglio specificato problema. Bisognerà vedere se la prossima settimana, quando si correrà ancora a Silverstone, Nico sarà ancora della partita. In caso contrario il suo rientro si concluderebbe con questo amaro fine settimana di Silverstone.

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