in ,

Morte su monopattino elettrico: sarebbe questa la mobilità dolce da sogno?

Una donna muore schiantandosi contro un furgone: continua la catena di vittime e feriti gravi

monopattini incidenti

Ce l’hanno propinata come mobilità dolce, mobilità pulita, micromobilità urbana da sogno. La mobilità del futuro. Tutti felici, i politici, in pieno centro, a fare qualche metro su monopattino elettrico. Dal punto A (casa in centro) al punto B (ufficio in centro). Ma poi occorre fare i conti con la realtà durissima: la morte su monopattino elettrico. La vittima più recente, a Milano: una donna non rispetta la precedenza e si schianta contro un furgone. È in gravissime condizioni.

Morte su monopattino elettrico: l’Unione europea ci detesterà

  • Stando alla ricostruzione della Polizia locale, la donna a bordo di un monopattino elettrico percorreva via Bruschetti, nella zona della stazione Centrale. Andando verso via Braga. All’incrocio con via Edolo, non ha dato la precedenza. Ha sbattuto con la parte destra del monopattino contro un furgone, per poi essere investita. Partita in codice rosso, è stata poi posta in prognosi riservata al Niguarda.
  • Ormai la conta dei feriti e dei morti diventa impressionante. Più quella dei lesionati gravi, anche minorenni. Il problema di fondo è il messaggio che è stato strombazzato: il monopattino elettrico come strumento facile da guidare, col sorriso, il vento nei capelli, la libertà. Tutto così dolce e pulito. Purtroppo, l’utente medio non è pronto. Lo si dà involontariamente in pasto ai coccodrilli: le strade non sono sicure, l’asfalto è pieno di buche, le piste ciclabili non sono protette. In più, per i maggiorenni, non sono obbligatorie le protezioni minime. Per i minori, va bene un casco non omologato. Un delirio.
  • Vanno fatti i conti con quello che si ha a disposizione. A Roma, non puoi spostarti da un capo all’altro della città sul monopattino elettrico. Neppure a Milano. Men che meno a Napoli, con salite e discese ovunque. Non si può propagandare il monopattino elettrico come strumento della mobilità pulita e dolce, con regole astruse. L’Unione europea ci ha già stangato due volte per non aver centrato gli obiettivi di dimezzamento dei morti su strada dal 2001 al 2010 e dal 2011 al 2020: lo farà ancora, e i monopattini elettrici saranno protagonisti in negativo.

Test monopattini elettrici troncato d’improvviso

All’inizio, s’era pensato a un test in alcune città: per capire quanti morti e quanti feriti emergono dall’uso dei monopattini elettrici in alcune aree. Con una fretta del demonio, la sperimentazione non è stata portata avanti dal Governo. Che ha equiparato i monopattini elettrici alle bici. Non lamentiamoci poi se i governanti di certe nazioni non vedono di buon occhio il Governo italiano: anche in fatto di mobilità, non siamo all’avanguardia.

Su, coraggio. Si ammetta l’errore: si deve puntare sull’auto. Per una mobilità moderna ed europea.

Lascia un commento