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Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth: protagoniste a Rétromobile 2017

Alfa Romeo SZ Prototipo 1963
Alfa Romeo SZ Prototipo 1963

Il gruppo Fiat Chrysler Automobiles sarà protagonista attraverso i suoi principali brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth al Rétromobile 2017. In totale il gruppo italo americano guidato da Sergio Marchionne sarà presente all’evento con 8 modelli, due per ogni marchio. I modelli che saranno esposti troveranno spazio in uno stand di circa 300 metri quadrati.

Alfa Romeo sarà presente con la 2600 Sprint del 1962 e una SZ Prototipo del 1963 . Il primo modello è stato progettato da Giorgietto Giugiaro e realizzato da Bertone, e prende origine dalla 2000 Sprint. Il suo motore è un sei cilindri a doppio albero in lega leggera da 2584 cc. La sua potenza è di 145 CV a 5 900 g / min e permette alla 2600 Sprint di raggiungere 197 chilometri all’ora.

Il secondo modello invece  è un prototipo firmato Zagato mostrato a Torino nel 1963. La sua base tecnica  deriva dalla 2600 Sprint ma il passo è stato accorciato. Il suo look è un po’ particolare, ma abbastanza tipico se si pensa ai modelli più celebri realizzati da Zagato, il riferimento è  in particolare alla sua estremità posteriore che appare tronca. Questo prodotto è stato realizzato in appena 105 unità.

Per quanto riguarda Fiat, questa è presente alla manifestazione con la nuova 500 D, un veicolo che è stato lanciato un mese dopo la Fiat 600 D, è un modello della gamma 500 che si distingue per alcuni cambiamenti all’anteriore e al posteriore, e il suo tetto apribile in tela. La cilindrata del motore è aumentata a 499,5 cc. Questo modello è stato prodotto in oltre 640 000 esemplari tra il 1960 e il 1965.

Presente inoltre una rara versione Gamine che fu presentata da Alfredo Vignale al Salone di Parigi nel 1967. Realizzata prendendo spunto dalla Nuova 500 F, si distingue per una piattaforma rinforzata con tubi in acciaio e barre laterali saldate a due tubi a forma di semi anelli che formano l’abitacolo.  Di questo veicolo sono state prodotte 400 unità  tra il 1967 e il 1971.

Lancia anima lo stand con la sua Flaminia Coupé del 1958 . La sua prima apparizione nella versione finale avvenne nel novembre 1958 al Salone di Torino. Questo esemplare è 12 centimetri più corta della berlina Flaminia, fu messa in commercio con tre diversi motori a sei cilindri da 119-140 CV. In totale 5236 unità sono state prodotte nella sua linea di produzione fino al 1967.

Presente, sempre a proposito di Lancia, anche la Flaminia Loraymo una vettura che si basa sulla coupè Flaminia ed è stata progettata dal designer industriale americano Raymond Loewy, che nella sua carriera ha realizzato anche il logo di Coca Cola e di Lucky Strike. Il nome Loraymo  è una sorta di anagramma del nome e del cognome del progettista. Il look di questa vettura è molto originale con una calandra imponente, spoiler sul tetto e ruote coperte con copriruota integrali.

Infine abbiamo Abarth presente con una Fiat Abarth 1000 Pininfarina che è il frutto della collaborazione tra Fiat, Abarth, Pininfarina e il Politecnico di Torino. Si basa su una struttura di supporto tubolare senza precedenti in quel periodo e il suo corpo è stata oggetto di ampio studio nella galleria del vento. Questo modello è alimentato da un motore Bialbero da 1 000 centimetri 3 e Carlo Abarth ha deciso di raggiungere nuovi record di resistenza nel 1960. Ha vinto diversi titoli internazionali (12H, 24H, 2000 miglia, 5000 km, 5000 miglia e 10 mila km).

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Lancia Flaminia Loreymo
Lancia Flaminia Loreymo

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Infine nello stand di Fiat Chrysler Automobiles oltre ai modelli di Fiat, Alfa Romeo e Lancia di cui vi abbiamo parlato fino ad ora trova spazio anche Abarth 1000 Bialbero 1963 che è una macchina da corsa come documentato dal suo design e dalle prestazioni, nonostante questa utilizzi il telaio e molte componenti meccaniche fondamentali della Fiat 600. Questo è uno dei modelli prodotti dal 1963 da Sibona & Basano  che hanno effettuato le modifiche aerodinamiche e ampliato i corpo della vettura per ospitare pneumatici più larghi. Questa versione modificata ha permesso a Carlo Abarth di vincere per la seconda volta consecutiva il titolo mondiale GT nella categoria 1000.

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