Come già era stato per la 1750 berlina, da cui erano state derivate le versioni coupé e spider, con il lancio della berlina motorizzata due litri vengono previsti gli aggiornamenti anche sul resto della gamma.
La 2000 GTV, viene presentata a Gardone Riviera nel giugno 1971, contemporaneamente alla berlina, con cui condivide anche gli organi meccanici, senza eccezioni, fatto salvo un diverso rapporto al ponte. Il bialbero di due litri eroga 131 CV a 5500 giri/min assicurando prestazioni notevoli, con una velocità massima che sfiora i 200 Km/h ed un comportamento stradale sempre al vertice della categoria.
Ma oltre alla innata sportività, su questa gran turismo particolari accorgimenti vengono posti anche sul comfort e sulle dotazioni, rinunciando a buona parte di quell’aria giovanile che aveva caratterizzato le versioni precedenti. La calandra viene ridisegnata con una grigliatura a otto barre cromate che disegnano con un rigonfiamento lo scudetto centrale, mentre sono conservati i quattro fari di diverso diametro. Per bilanciare un frontale più “pesante”, vengono sostituiti anche i gruppi ottici posteriori con due unità più grandi ed orizzontali, che saranno l’unico elemento a distinguere la carrozzeria della due litri da quella della 1.3 Junior. Sul montante posteriore, la mostrina porta ora un Biscione stilizzato.
Profonde sono anche le modifiche agli interni: una nuova plancia dal design moderno e con inserti in legno accoglie una strumentazione più completa, mentre il tunnel centrale assume una forma più complessa e ricca (dove previsto, accoglie anche la consolle dell’aria condizionata). Il volante ha una forma marcatamente a calice e di nuovo disegno, molto più confortevole e sobrio sono i sedili, con poggiatesta regolabili (che scorrono su originali guide in legno).
Anche in questo caso – come per la 1750 GTV – le versioni destinate al mercato nordamericano 5171 esemplari) saranno equipaggiate con iniezione meccanica Spica.














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