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Dieselgate: i risultati del primo rapporto Delrio che coinvolge anche Fiat

Fiat Chrysler dieselgate
Fiat Chrysler dieselgate

Nelle scorse ore è stato reso pubblico il primo rapporto sui test effettuati su 15 vetture da tecnici del Ministero delle Infrastrutture, su richiesta del Ministro Graziano Delrio allo scopo di fare luce sulla questione del cosiddetto ‘Dieselgate’, che avrebbe coinvolto le auto in questione tra cui anche alcuni modelli di Fiat Chrysler Automobiles. Tra questi vi sarebbero vetture di Fiat, Alfa Romeo e Jeep.

Si tratta di una relazione inviata dal Ministero alla Commissione d’inchiesta del Parlamento Europeo. Questa relazione è molto interessante, infatti da essa si evince che sui mezzi analizzati non vi sarebbe la presenza di alcun dispositivo di manipolazione, tuttavia, le emissioni di NOx dei veicoli in un ciclo di guida reale sono molto più elevati di quelli in laboratorio.

Dieselgate primo rapporto di Delrio

E’ stato il Movimento 5 Stelle  sul proprio sito a rendere pubblico questo documento di 46 pagine che riguarda i test effettuati sulle prime 15 vetture analizzate dai tecnici del Ministero dei Trasporti. Questi comunque non sono gli unici veicoli sotto indagine, altri infatti saranno controllati dal Ministero quando la procura di Verona che indaga, dissequestrerà le vetture Volkswagen poste negli scorsi mesi sotto sequestro. Dei 15 modelli sottoposti ad analisi 8 sono stati analizzati dall’Istituto motori del Cnr di Napoli. Le altre automobili, tutte facenti parte di Fiat Chrysler Automobiles sono state analizzate nei laboratori della stessa azienda a Torino per conto del CPA.

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Dieselgate
Dieselgate

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Ecco i veicoli coinvolti nel presunto dieselgate per quanto riguarda il gruppo Fiat Chrysler Automobiles

Tra i 15 modelli già analizzati vi sarebbero anche la Fiat Panda 1.3 MJT, Alfa Romeo Giulietta 1.6 JTDm e 2.0 JTDm, Jeep Cherokee 4×2 2.0 MJT II, Lancia Ypsilon 1.3 MJT, Fiat 500L 1.6 MJTe Fiat Doblò 1.3 MJT. Mentre ulteriori accertamenti devono essere fatti per quanto riguarda alcuni veicoli Renault e Volkswagen. Qualcuno è rimasto perplesso per il fatto che i modelli di Fiat Chrysler sono stati controllati negli stessi laboratori dell’azienda a Torino, ma in realtà come si legge nel rapporto inviato all’Unione Europea, le prove in questione sono state realizzate in piena conformità con quanto previsto dalla direttiva quadro 2007/46/CE sulla omologazione delle automobili. Vedremo a questo punto se da tale vicenda nasceranno nuovi sviluppi nelle prossime ore.

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