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La Ferrari si aspetta un avvio di stagione particolarmente difficile

Mattia Binotto ha fornito qualche elemento sulle possibilità della Ferrari a partire dal GP di Austria, probabilmente dettato dal solito basso profilo

Sebastian Vettel _ 1

È impensabile provare a capire quale sarà la SF1000 che vedremo in Austria il 5 di luglio. Tutti siamo rimasti fermi ai test pre stagionali del Montmelò, senza avere a disposizione altre variabili. Nulla si sa su come andranno le cose e nessuno conosce i valori in campo nella solita lotta tra che contrappone la Ferrari alla Mercedes e probabilmente alla Red Bull, che gioca anche in casa.

Il lungo lockdown ha bloccato anche le possibilità di lavorare a lungo sulle monoposto. Se inizialmente si prevedeva una monoposto che avrebbe riservato sorprese già all’indomani della trasferta di Melbourne, il lavoro che avrebbe condotto alla variante B della SF1000 non è stato praticamente realizzabile. Tuttavia ora sono apparse su La Stampa alcune parole del team principal della Ferrari che non fanno altro che spiazzare visto che non sappiamo se si tratta di pre tattica o di un’ammissione volontaria.

Il solito basso profilo

Quello che si percepisce dalle parole di Mattia Binotto, ma lo si percepiva anche dai comportamenti visti al momento della presentazione della monoposto e poi al Montmelò, è il solito basso profilo intrapreso ormai dal nuovo corso Ferrari. Le aspettative vengono messe al bando in modo da non alimentare possibili ed eventuali delusioni da concretizzarsi al Red Bull Ring tra meno di un mese. Binotto ha ammesso che ovviamente si tratta di un campionato molto particolare per tutti, condizionato dall’assenza dei tifosi e da un parterre di gare che comprende in questo momento solamente otto appuntamenti tutti in Europa. Poi ha aggiunto che ovviamente “i team non ricevono le entrate previste e molti sono in difficoltà. In ogni caso affronteremo il tutto con grande entusiasmo e ritornare alla normalità ci fa stare bene. Di certo sarà un inizio difficile. La nostra monoposto sarà quella prevista per l’Australia visto che poi ci siamo fermati obbligatoriamente. I nostri test invernali non sono stati molto soddisfacenti”.

Responsabilità sulle proposte

A dire il vero il valore percepito al Montmelò sembrava da più parti legato al nascondimento delle prestazioni, con una SF1000 che non era apparsa mai spremuta al massimo. Piuttosto nascosta, questo sì. In ogni caso Binotto ha aggiunto anche che la situazione molto particolare sotto diversi punti di vista ha permesso comunque di virare verso una condizione di naturale responsabilità: “sono stati molti i casi in cui ci siamo battuti per elementi che ritenevamo corretti. Il compromesso sui limiti di spesa ha avuto un valido contributo proprio da parte nostra. Non abbiamo posto alcun veto, ci siamo comportati responsabilmente”.

Mattia Binotto _ 1

Su differenti aspetti del nuovo regolamento Mattia Binotto ha detto che per certi versi “ci sfavorisce ma serve per il bene della Formula 1. Sono molto deluso per come è andata con le gare sprint: abbiamo perso una grande opportunità. Se vai a correre due Gran Premi sullo stesso tracciato c’è il rischio che il primo possa essere un GP fotocopia del secondo. L’idea del differente format era già sul tavolo con nove team su dieci pienamente d’accordo. Ma per l’opposizione di una squadra è saltato tutto. È un peccato per i fan e per la Formula 1. In questo periodo abbiamo accettato tutti dei compromessi e tutto questo mi dispiace molto”.

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