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Brawn ha ammesso che il calendario europeo potrebbe valere come campionato del mondo

Ross Brawn afferma che il calendario europeo a otto gare verrebbe considerato ufficialmente un campionato mondiale se non fosse possibile correre altrove

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Ross Brawn

Solitamente un Campionato del Mondo di Formula 1 deve visitare tre continenti, come prescritto dal codice sportivo internazionale della FIA. Per quanto riguarda la denominazione “mondiale”, osserva: “La coppa, il trofeo, la sfida o il calendario delle serie devono includere le competizioni che si svolgono in tre continenti (almeno) nella stessa stagione”. Tuttavia, nelle circostanze senza precedenti dovute alla pandemia da Coronavirus, tale requisito potrebbe non essere soddisfatto secondo Ross Brawn.

“In teoria le otto gare in Europa potrebbero rappresentare un campionato mondiale”, ha dichiarato Brawn ad Autosport. Attualmente infatti non è stato programmato alcun Gran Premio al di là di quel 6 di settembre che vedrà la Formula 1 fare capolino presso l’Autodromo di Monza. Ai team è stato detto che gli unici eventi fuori dall’Europa che potrebbero disputarsi sono il Bahrain e Abu Dhabi alla fine dell’anno. Ross Brawn ha ammesso che non è stato facile programmare i Gran Premi in circostanze come quelle attuali, in costante cambiamento. “È una sfida, ma penso che sia stata comunque una sfida riuscire a realizzare un calendario che comprenda gli otto GP europei”, ha detto Ross Brawn “due o tre settimane fa tutto questo sembrava praticamente impossibile. In ogni caso adesso abbiamo un calendario decente messo insieme. Penso però che la situazione attuale possa cambiare di giorno in giorno. In linea generale le cose vanno un po’ meglio, ma ci sono ancora diversi Paesi che vivono fasi non proprio felici. Quindi è ovvio che bisogna capire quanto questi possono recuperare e in che tempi. In Messico per esempio hanno intenzione di dare vita al Gran Premio sebbene in questo momento stanno vivendo la fase più acuta della pandemia. Con il tempo a disposizione che avremo da qui in avanti riusciremo probabilmente anche a prendere decisioni parecchio difficili, o lasceremo che ogni cosa si evolva prima di capire dove ci troviamo. Ci sono comunque allo studio differenti opzioni. Penso che in ogni caso riusciremo a realizzare una stagione di Formula 1 decente. Ma in questo momento non posso sapere che forma avrà, in ogni caso credo che avremo abbastanza Gran Premi per tutta la stagione”.

La difficoltà degli organizzatori

Uno degli argomenti chiave è rappresentato dalla quantità di luoghi che sono disposti a pagare per ospitare gare potenzialmente senza entrate dagli spettatori, ma che promuovono ancora le loro città o Paesi. Tuttavia, Brawn ha rifiutato di commentare in cosa ripone maggiore fiducia: “sono onesto: non voglio speculare su questo”, ha detto “sono molte le cose in questo momento che devono essere prese in considerazione e l’aspetto finanziario è sicuramente uno di questi, proveremo a capire quindi quanto costerà a noi e ai team andare a correre in un posto o in un altro. Dobbiamo purtroppo formulare questo tipo di giudizi. Questo è quello che dobbiamo affrontare al momento. Alcune persone hanno sostenuto di dover lasciare perere tutto per il resto dell’anno e ricominciare poi nel 2021. Penso che sarebbe una brutta cosa da fare, penso che la Formula 1 sarebbe in un posto molto peggiore oggi se non facessimo quello che stiamo facendo. Stiamo solo bilanciando tutti questi elementi”.

Ross Brawn ha aggiunto che organizzare ulteriori Gran Premi a partire da settembre rimane una priorità, ma ha riconosciuto che sono possibili ulteriori gare in Europa, sia in luoghi come Imola, Mugello e Hockenheim, sia ulteriori visite ai circuiti già utilizzati nel 2020; “sono comunque delle opzioni, ma non rappresentano quelle che stiamo perseguendo in questo preciso momento”, ha detto “stiamo solo verificando cosa si potrebbe fare. Come tutti, stiamo guardando a cosa si può fare più avanti e a cosa si può fare in Europa. Di certo è interessante avere delle opzioni e siamo fortunati ad avere queste possibili alternative”.

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