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FCA: fissata la data per la ripresa produttiva completa dello stabilimento di Melfi

Il sito lucano è pronto a tornare in piena attività nel giro di pochi giorni

Jeep Compass stabilmento Melfi

Si avvicina il ritorno alla normalità per lo stabilimento FCA di Melfi. Con l’inizio della “fase 2”, infatti, il sito lucano è tornato in attività, concentrandosi sull’avvio della produzione delle nuove ibride di Jeep e sulla Jeep Compass che, ricordiamo, è entrata in fase di produzione a Melfi poco prima che il lockdown fermasse i lavori nello stabilimento.

In queste ore, i sindacati (Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Aqcf), al termine di una conference call con l’azienda, hanno confermato che lo stabilimento FCA di Melfi è pronto per tornare in piena attività. Come sottolineato dai rappresentanti sindacali, infatti, la ripresa produttiva completa nel sito lucano è programmata per il prossimo 21 maggio. 

Tra poco meno di due settimane, quindi, nello stabilimento si tornerà a produrre a pieno regime (o quasi, molto dipenderà dalle richieste in arrivo dal mercato) i crossover Jeep Renegade e Fiat 500X oltre alla già citata Jeep Compass. Ricordiamo che sia la Compass che la Renegade sono disponibili, da poche settimane, anche in versione plug-in hybrid (le prime consegne delle varianti elettrificate dei SUV Jeep sono in programma per la fine della primavera o al massimo l’inizio dell’estate).

La ripresa produttiva nello stabilimento di Melfi potrebbe accelerare anche i tempi di debutto delle novità in arrivo per i tre modelli prodotti nel sito. Ricordiamo, infatti, che FCA sta lavorando alle nuove motorizzazioni mild hybrid a 48 V che dovrebbero essere disponibili nel corso del secondo semestre per Renegade, Compass e 500X (ed anche per la nuova Tipo restyling che viene prodotta in Turchia).

Stabilimento FCA Melfi

Le richieste dei sindacati in vista della ripartenza di Melfi

In vista del rientro di quasi tutti gli addetti nello stabilimento lucano, i sindacati hanno richiesto ad FCA di avviare le dovute verifiche in merito al protocollo di sicurezza nato dall’accordo tra rappresentanti dei lavoratori e azienda dello scorso mese di aprile. Questo protocollo è già entrato in azione con la ripresa produttiva della scorsa settimana alla Sevel ed è stato adottato anche a Melfi in questi giorni.

Il sito lucano, potendo contare su di un gran numero di lavoratori attivi in contemporanea nello stabilimento (una volta che riprenderà la produzione di tutti e tre modelli, rappresenterà un banco di prova importante per il protocollo di sicurezza. Ricordiamo che tale protocollo prevede la consegna ai lavoratori di dispostivi di protezione e una serie di provvedimenti per garantire il distanziamento sociale e minimizzare il rischio di contagi.

Per i sindacati “con il rientro di gran parte dei lavoratori, sarà ancora più fondamentale una verifica puntuale del protocollo del 9 aprile sulla sicurezza affinché tutte le norme previste vengano applicate in modo corretto e siano soprattutto rispondenti alla tutela della salute dei lavoratori” Al momento, i primi riscontri legati al nuovo protocollo di sicurezza sono positivi ma saranno necessari ulteriori test per verificare che le misure prese per massimizzare la sicurezza dei lavoratori siano effettivamente efficaci.

Da notare, inoltre, che i sindacati hanno lanciato un appello anche alle istituzioni locali. In vista della piena ripresa produttiva nello stabilimento di Melfi, infatti, c’è ancora da sciogliere il nodo dei trasporti pubblici che, al momento, non garantirebbero i dovuti standard  di sicurezza per i lavoratori pendolari che devono raggiungere il sito produttivo con mezzi pubblici.

I sindacati, sull’argomento, hanno dichiarato in una nota “Allo stesso tempo chiediamo che tutte le istituzioni regionali, che sono state investite di questa comunicazione nella giornata odierna, facciano la loro parte sul tema dei trasporti garantendo a tutti un adeguato e sicuro servizio di trasporto pubblico per tutti i lavoratori dell’area industriale di San Nicola di Melfi”

Maggiori dettagli in vista della ripresa produttiva del 21 maggio nello stabilimento di Melfi arriveranno, senza dubbio, nel corso dei prossimi giorni. Di certo, il sito lucano è pronto a tornare alla normalità grazie anche al protocollo di sicurezza che dovrebbe garantire la giusta sicurezza per i lavoratori dello stabilimento.

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