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Ecco perché Coulthard rifiutò la Ferrari

David Coulthard ha parlato del perché non ha accettato l’offerta della Ferrari dopo aver lasciato la Williams, qualcosa c’entra anche Michael Schumacher

Coulthard

La storia di David Coulthard è tragicamente legata ad una delle perdite più buie dei nostri tempi. Quando nel 1994 muore Ayrton Senna, Coulthard era il tester della sua stessa Williams. Da quel momento in poi viene promosso alla guida della FW16 sfruttando una promozione di certo inaspettata. Si può dire che il debutto di David Coulthard non fu assolutamente male visto che già in Portogallo riusciva a terminare in seconda posizione, il miglior risultato in quella sua stagione di approdo. Ma per gli ultimi tre Gran Premi della stagione dovette lasciare il posto al più esperto Nigel Mansell.

Ma la buona tempra mostrata contribuì a garantirgli un posto da titolare in Williams l’anno successivo. Il Portogallo si rivelò quindi un Gran Premio assolutamente nelle corde del giovane David: vinse per la prima volta nella sua carriera, chiudendo a fine campionato al terzo posto in classifica. Le ottime prestazioni portate in dote gli aprirono la strada verso due team di grande importanza nel Circus: McLaren e Ferrari.

Ma la Williams in quel periodo andava meglio delle altre due

La Williams era una delle monoposto più competitive del lotto, tanto che Coulthard sembrava ormai destinato a rimanere alla corte di Sir Frank Williams. O meglio, servivano le motivazioni giuste per schiodarlo da lì in un momento in cui sia McLaren che Ferrari attraversavano un periodo di rinnovamento totale.

Ma nella sfida tra McLaren e Ferrari fu la prima a spuntarla portandosi a casa Coulthard. La prima motivazione era legata all’ingaggio in termini di dollari. Lo spiega lo stesso Coulthard all’interno di un’intervista apparsa su RTE: “Ho appreso una cosa nella mia carriera vissuta in Williams. A quel tempo la società che mi gestiva aveva negoziato un pacchetto molto più redditizio proprio presso McLaren rispetto al contratto di due anni in Williams. In questo modo sono passato dall’ultimo Gran Premio del 1995 ad Adelaide a bordo della Williams a bordo della McLaren a Melbourne soltanto tre mesi dopo, tredicesimo sulla griglia. Quindi in McLaren mi pagavano di più ma usando una monoposto meno competitiva. Dopo un paio di anni difficili siamo comunque stati sempre competitivi”.

No alla Ferrari

Il rapporto che legò Coulthard alla McLaren fu decisamente lungo grazie ad un rinnovo costante che durò ben nove stagioni, fino al 2004. In questo lungo lasso di tempo, David Coulthard ha vinto 12 volte finendo al secondo posto nel Titolo Piloti nel 2001. Ma un ulteriore fattore che lo fece propendere verso la Williams, rifiutando una contestuale offerta proveniente dalla Ferrari, fu legato a Michael Schumacher. Il tedesco era approdato in Ferrari lo stesso anno. “Alla Ferrari il contributo che mi avevano offerto mi avrebbe relegato alle spalle di Michael Schumacher. Non ho assolutamente dubbi che Michael fosse più forte di me, ma disponeva anche di un pacchetto migliore del mio. Ma in quella precisa fase della mia carriera non potevo firmare un contratto per diventare il numero due di un altro. Ho deciso quindi di andare in McLaren. È stata forse la decisione più giusta della mia carriera” ha proseguito Coulthard. Ma in Ferrari era arrivato Eddie Irvine che affiancò Schumacher dal ’96 al ’99 riuscendo anche quasi a vincere il mondiale in quest’ultimo anno.

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