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Il GP di Spagna è pronto ad organizzare un evento senza tifosi

In Spagna hanno aperto alla possibilità di organizzare uno o più Gran Premi senza la presenza di spettatori, chiedendo in cambio un favorevole trattamento

Sebastian Vettel _ 4

Due giorni fa un incontro tra la FIA e Liberty Media ha posto come possibile punto di partenza per il nuovo Mondiale di Formula 1 2020 il Gran Premio d’Austria in programma il prossimo 5 luglio. A questo dovrebbero seguire due appuntamenti da svolgersi a Silverstone, forse addirittura tre. Sembra sempre più evidente un avvio di campionato in Europa quindi. Ma bisogna pure dire che molti Paesi del Vecchio Continente hanno già esteso le restrizioni sulla realizzazione di eventi pubblici che coinvolgano grandi masse. Anche nella stessa Austria il limite è stato esteso al prossimo 31 agosto.

L’orientamento più diffuso è quindi quello di disputare gare a porte chiuse, privando i Gran Premi della presenza dei fan. Lo stesso Zak Brown della McLaren ha ammesso “molto probabilmente tutti i Gran Premi europei si disputeranno senza spettatori”.

L’ipotesi Montmelò

In questo momento l’unico luogo al mondo in cui si è visto il numero completo di monoposto 2020 di Formula 1 è il tracciato del Montmelò, a Barcellona. Proprio il Gran Premio di Spagna che si disputa qui era stato a lungo a rischio di una possibile esclusione dal calendario iridato. Ma un fermo sforzo del Governo locale ha fatto sì che il Montmelò sia rimasto all’interno del calendario di Formula 1. Tuttavia, con l’ingresso in calendario del rientrante Gran Premio di Olanda di Zandvoort, aveva perso la data inaugurale di quella parte di campionato che si svolge in Europa. Ma il Coronavirus ha sconvolto ogni piano e entrambi gli eventi risultano ormai rinviati.

La volontà della Formula 1 è quella di dare vita ad un calendario costituito da almeno quindici appuntamenti. Un numero utile per mantenere tutto l’asset nella normalità. Il circuito di Barcellona si è reso quindi disponibile a realizzare un evento a porte chiuse nella maniera più rapida possibile. Ma in cambio, il direttore Joan Fontserè ha ammesso che bisognerà rinegoziare la quota che andrebbe a Liberty Media. Inoltre si richiedono ulteriori garanzie sul futuro del Gran Premio all’interno del calendario di Formula 1 prossimo.

Le dichiarazioni del direttore del circuito

Queste le parole di Fontserè: “abbiamo discusso con Liberty Media su diversi possibili scenari. Siamo pronti ad organizzare un Gran Premio, o più di uno, a porte chiuse con sole tre settimane di preavviso. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza ultra trentennale, una logistica ben consolidata e un clima che permette un’ampia finestra temporale per ospitare il Gran Premio. Le autorità locali investono molto per ospitare al meglio il Gran Premio; un evento di questa portata fornisce validi benefici per l’indotto e per tutto il territorio. La rinegoziazione della quota che versiamo a Liberty Media può pareggiare i conti. La perdita dell’indotto chiaramente non potrà essere cautelata. Chiediamo a Liberty Media, in cambio della nostra disponibilità, un impegno a medio e lungo termine per le stagioni 2021, 2022, 2023 e 2024”.

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