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FCA: riprendono oggi le attività di ricerca e sviluppo, ancora ferma la produzione

Ecco gli ultimi aggiornamenti dagli stabilimenti italiani di FCA

Come già preannunciato nei giorni scorsi, restano ferme le attività produttive di FCA in Italia. Il recente Dpcm del Governo, infatti, ha esteso sino al 3 maggio lo stop alle attività “non essenziali” (pur allargando l’elenco dei codici ATECO autorizzati a riprendere le attività) prolungando quindi lo stop per le attività di produzione negli stabilimenti FCA.

Nel frattempo, FCA si prepara alla ripresa produttiva con un importante accordo con i sindacati, approvato anche da diversi virologi italiani tra cui il noto Roberto Burioni del San Raffaele di Milano. Grazie a quest’accordo, i lavoratori, quando rientreranno in fabbrica, potranno contare su un elevato standard di sicurezza con misure mirate per il contenimento del contagio.

Il Governo ha fatto sapere che, già prima del 3 maggio, potrebbero esserci ulteriori deroghe alle attività produttive autorizzate a riprendere in base all’andamento dei contagi di Coronavirus. Tra i principali settori che potrebbero riprendere le loro attività c’è il settore automotive con tutta la filiera ad esso collegata. Gli stabilimenti di FCA potrebbero, quindi, ripartire prima del previsto.

Intanto, l’azienda ha ripreso le attività di Ricerca e Sviluppo necessarie per l’avvio della produzione dei futuri modelli.

Da oggi riprendono le attività di Ricerca e Sviluppo a Melfi

Come annunciato nei giorni scorsi, a partire dalla giornata di oggi riprendono le attività di Ricerca e Sviluppo nello stabilimento FCA di Melfi, sito destinato a diventare sempre di più uno dei punti di riferimento dell’azienda grazie alla crescente produzione di modelli elettrificati. Le nuove attività, autorizzate dal Dpcm del Governo, coinvolgeranno circa 100 lavoratori dell’azienda.

Come previsto dall’accordo con i sindacati, anche le attività di ricerca e sviluppo dovranno adeguarsi ai nuovi standard di sicurezza previsti per contenere la diffusione del Coronavirus e salvaguardare la salute dei lavoratori. Tutti gli addetti impegnati nello stabilimento potranno contare su mascherine protettive e su di una lunga serie di misure mirate a massimizzare la sicurezza a partire dal distanziamento sociale e dai numerosi interventi di pulizia degli impianti.

Al momento, stando a quanto riportato dai sindacati in queste ore, a Melfi si svolgeranno le nuove attività di collaudo dei modelli ibridi pronti ad entrare in produzione. Ricordiamo, infatti, che nel sito lucano ci sarà la produzione delle varianti plug-in hybrid di Compass e Renegade che verranno poi esportate in tutta Europa ed anche in Nord America ed altri mercati internazionali.

Le prime consegne delle Jeep ibride sono previste per la fine della primavera o, al massimo, per l’inizio dell’estate. Le attività di collaudo, quindi, sono essenziali per poter velocizzare la salita produttiva dei modelli elettrificati che sono anche i primi modelli plug-in di FCA in Europa.

Continuano, inoltre, i lavori di collaudo sulla nuova Fiat 500, la city car elettrica presentata ad inizio dello scorso mese di marzo e attesa al via della produzione ad inizio del secondo semestre, e del nuovo Fiat Ducato elettrico, un modello molto importante per il futuro di Fiat Professional.

Novità in arrivo anche per gli altri stabilimenti

FCA ha chiarito che la priorità per la ripresa produttiva riguarderà gli stabilimenti di Mirafiori (con la 500 elettrica), Melfi (con la Compass) e la Sevel di Atessa (con il Ducato). Nel frattempo, a breve potrebbero ripartire diverse nuove attività di Ricerca e Sviluppo e collaudo per gli altri stabilimenti del gruppo sparsi su tutto il territorio nazionale.

Ricordiamo, infatti, che il “Piano Italia”, confermato in tutti i suoi progetti anche dopo lo scoppio della pandemia di Coronavirus, prevede il lancio di un gran numero di nuovi modelli tra il 2020 e il 2022 (con possibili ritardi di qualche mese legati all’emergenza sanitaria). Gli stabilimenti del gruppo devono però preparasi all’avvio dei nuovi progetti e le attività da portare avanti, a prescindere dall’effettiva produzione di nuove auto, sono numerose.

Ricordiamo, ad esempio, che a Cassino è in programma l’allestimento della nuova linea del Maserati D-SUV, il modello che entrerà in produzione per prendere il posto della Giulietta nello stabilimento laziale. Il debutto del modello è previsto per la seconda metà del prossimo anno. Per lo stesso periodo è previsto il debutto dell’Alfa Romeo Tonale a Pomigliano d’Arco con i lavori di pre-produzione che sono iniziati e dovranno continuare nei prossimi mesi.

Nel frattempo, tra Mirafiori e Grugliasco, si prepara l’arrivo delle varianti ibride di Ghibli, Quattroporte e Levante. I piani pre-pandemia prevedevano il lancio della Ghibli ad aprile e di Levante e Quattroporte nel corso della seconda metà del 2020. Staremo a vedere in che modo l’emergenza avrà condizionato i programmi dell’azienda.

In tema Maserati, è già stato posticipato il debutto della nuova Maserati MC20 che verrà svelata a settembre. Nel frattempo, nello stabilimento di Modena devono essere ultimati i lavori di preparazione all’avvio effettivo della produzione della nuova super sportiva che andrà ad inaugurare la nuova era del marchio Maserati.

Da qui al prossimo 3 maggio, di certo, arriveranno nuovi importanti aggiornamenti sulla produzione e sulle attività di ricerca e sviluppo che dovranno svolgersi negli stabilimenti di FCA. Continuate a seguirci per tutte le novità sulla questione.

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