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Fiat Chrysler Automobiles: indaga pure l’FBI

Fiat Chrysler
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Fiat Chrysler di nuovo nell’occhio del ciclone negli Usa. In seguito ad una denuncia di un concessionario di Chicago il gruppo italo americano diretto dal numero uno, l’amministratore delegato Sergio Marchionne sarebbe finito sotto indagine di FBI e Sec. Il motivo sarebbe i presunti taroccamenti dei dati di vendita nel paese nord americano. Il Dipartimento di Giustizia di Washington avrebbe iniziato le indagini,  per valutare se l’accusa di violazione delle leggi sui mercati finanziari possa realmente avere un qualche fondamento. La notizia in questione è stata riportata anche da Bloomberg e Reuters. Il motivo di tale indagine è da ravvisare nelle parole del concessionario di Chicago che ha denunciato una pratica illecita da parte di Fiat Chrysler e cioè quella di pagare i concessionari per far risultare delle vendite fittizie l’ultimo giorno del mese salvo poi stornarle il giorno successivo. Questo ovviamente verrebbe fatto allo scopo di fare gonfiare artificiosamente il numero delle auto vendute.

Gravi accuse a Fiat Chrysler, indagano Sec e FBI

Ovviamente questa grave accusa nei confronti di Fiat Chrysler è tutta da dimostrare e proprio per questo motivo FBi e Sec stanno indagando. L’obiettivo è quello di fare luce sulla questione dissipando ogni dubbio sulla possibilità che Fiat Chrysler abbia realmente commesso un reato. Proprio per questo motivo, a quanto pare, Fbi e Sec avrebbero compiuto lo scorso 11 luglio una vera e propria perquisizione a Auburn Hills sede di Fiat Chrysler. Inoltre alcune perquisizioni sarebbero state fatte anche a casa di ex dirigenti e dipendenti. I vertici di Fiat Chrysler negli Stati Uniti ovviamente hanno dichiarato nelle scorse ore di essere pronti a collaborare con gli inquirenti e a chiarire qualsiasi cosa. Tra l’altro si è voluto anche precisare che le accuse sono infondante in quanto Fiat Chrysler riporta i ricavi non in base al numero di vetture vendute ai clienti finali ma bensì in base al numero delle sue spedizioni ai concessionari.

Negli Usa molto bene le vendite del gruppo diretto da Sergio Marchionne

Tra l’altro queste accuse a Fiat Chrysler arrivano in un periodo molto buono per il gruppo diretto da Sergio Marchionne e presieduto da John Elkann. Basti pensare che negli Stati Uniti ormai da diversi mesi le vendite vanno a gonfie vele, grazie soprattutto ai nuovi veicoli ed in particolare all’exploit di Jeep che continua a crescere in maniera davvero esponenziale.   Basti pensare che ormai da diverso tempo Fca riesce a crescere più di quanto cresce il mercato nel suo complesso.

Fiat Chrysler
Fiat Chrysler: indagini di FBI e Sec per la denuncia di un concessionario di Chicago

Prendendo ad esempio gli ultimi dati disponibili e cioè quelli concernenti lo scorso mese di giugno, Fiat Chrysler ha aumentato le vendite del 12,9 per cento rispetto al +6,5 del mercato nel suo complesso.Ovviamente queste notizie non fanno bene ai titoli di Fca in Borsa. Basti pensare che ieri a Wall Street vi è stato un calo del 5% in pochi minuti dopo la diffusione di questa notizia. Fortunatamente a fine giornata il titolo di Fca è riuscito a recuperare una parte delle perdite che inizialmente si erano verificate in seguito alla diffusione della notizia. Anche in Piazza Affari oggi le cose non sembrano andare molto bene con un’apertura abbastanza negativa pari a -3,38%. ,

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