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Mercedes abbandona il fronte contro la Ferrari, lo conferma anche Red Bull

Una telefonata fra Kallenius, presidente Daimler, e John Elkann, presidente Ferrari, cambia gli equilibri nella battaglia contro la Ferrari dei sette team e di Mercedes

Binotto, Wolff e Horner

Il fatto che il Gran Premio di Australia sia stato annullato pare stia producendo anche situazioni politiche dettate da cambiamenti fra gli assi presenti in Formula 1. Uno tra questi è sicuramente legato al fatto che in Mercedes pare abbiano abbandonato il patto stipulato da sette team della Formula 1 nei confronti della Ferrari. I team infatti avevano chiesto a FIA e FOM chiarezza e trasparenza a seguito del comunicato della Federazione Internazionale che concludeva così l’inchiesta sulla power unit Ferrari.

Lo stesso Toto Wolff, quello che da molti era stato definito come l’accusatore numero uno, pare abbia cambiato metodo e quindi idea sulla questione FIA-Ferrari. Pare che a fare da intermediario sia stato Ola Kallenius, a capo di Daimler, che ha sentito telefonicamente John Elkann, presidente della Ferrari. Da quel momento in poi in Mercedes hanno modificato i comportamenti in riferimento alla situazione citata, uscendo dal fronte contro il team del Cavallino Rampante.

Un’inversione di rotta

Si tratta di una vera e propria inversione di rotta per Mercedes, nello stesso momento in cui Red Bull aveva pensato bene di porsi contro la stessa Casa della Stella per una contestazione regolamentare in merito al sistema DAS (Dual Axis Steering) e alla presa d’aria nel bracket della sospensione posteriore della W11 e delle monoposto di Racing Point. Una situazione di certo molto strana che deriverebbe dalla volontà di non aumentare il danno di immagine che la Formula 1 ha dovuto subire con la particolare gestione del poi annullato Gran Premio di Australia. La Formula 1, o meglio Liberty Media, sta perdendo valore in borsa. Quindi è anche meglio evitare polemiche che potrebbero intervenire sulla particolare situazione.

Binotto e Wolff

Toto Wolff ha quindi dovuto rivedere la sua posizione, a seguito di insistenti consigli provenienti da Ola Kallenius. Si è saputo per esempio che Wolff avrebbe voluto disputare il Gran Premio di Australia, ma Kallenius aveva imposto di non farlo e quindi dietrofront. Lo stesso Kallenius più volte ha fatto intendere un possibile abbandono della Mercedes dalla Formula 1.

In casa Mercedes non hanno mai gradito il fatto che la Ferrari guadagna il 38% dei premi fissi riservati ai team. Quindi la situazione nata con la FIA ha rappresentato il pretesto ideale per costituirsi in un patto contro il team di Maranello.

Conferme anche da parte di Red Bull

Le cose quindi hanno preso un’altra piega. Di certo agli altri sei team non sarà piaciuto il nuovo atteggiamento di Mercedes nella battaglia contro Ferrari. Non è di certo piaciuto il comunicato sulla correttezza dell’annullamento del Gran Premio di Australia, quando fino a poco tempo prima in Mercedes erano fermamente convinti di partire.

Tra questi ci sarebbe chiaramente anche Red Bull che conferma la nuova posizione della Mercedes e di Toto Wolff nei confronti della Ferrari. Ecco le parole di Helmut Marko rilasciate ad Auto Motor und Sport: “La Mercedes ha deciso di abbandonare la protesta in brevissimo tempo”. Le parole del consigliere di Red Bull sono state seguite da quelle di Chris Horner, team principal della squadra: “questa situazione ha un retrogusto molto strano. Sappiamo che in palio ci sono molti soldi destinati ai primi tre classificati in campionato. Finire secondi o terzi introduce una differenza di 20 milioni di dollari e un bonus per tutti i dipendenti. Non vogliamo credere che questa situazione finisca così”. Sembra quindi che ne vedremo delle belle.

 

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