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Ha girato a Fiorano la nuova Alfa Romeo Racing C39

Raikkonen ha fatto debuttare l’Alfa Romeo C39 sulla pista di Fiorano, la monoposto appare molto concreta e a tratti interessante

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Intorno alle 9.30 di stamattina, a Fiorano, ha debuttato la nuova Alfa Romeo Racing C39 ripetendo esattamente lo stesso copione già visto anche l’anno scorso. A ricordare quel momento c’erano lo stesso pilota, Kimi Raikkonen, e una livrea chiaramente non definitiva. Per poterla apprezzare nel migliore dei modi bisognerà attendere il 19 febbraio prossimo quando a Barcellona cominceranno i test pre stagionali. Lì la C39 disegnata da Luca Furbatto sarà presentata nella sua veste definitiva.

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Quella vista stamattina a Fiorano è una chiara anteprima. Gli uomini di Alfa Romeo Racing hanno infatti sfruttato la possibilità concessagli dal regolamento di realizzare un breve filming day purché la distanza coperta non sia superiore ai 100 chilometri totali. Il debutto a Fiorano, sul tracciato di proprietà Ferrari, rappresenta sicuramente un elemento di forte legame con la Scuderia del Cavallino che alla C39 fornisce la power unit e tutto il retrotreno.

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A primo impatto ha stupito la bella livrea disegnata per l’occasione. La concomitante festività di San Valentino ha prodotto un risultato decisamente interessante sull’Alfa Romeo C39. La vettura è stata infatti verniciata in una tonalità di nero non troppo marcato, sul quale si identificano chiaramente le squame di un serpente. Un chiaro riferimento al Biscione quindi. Colpisce poi l’unico elemento rosso: un grande cuore che racchiude il logo di Alfa Romeo posto sul cofano motore e in piccolo sul punto più basso del musetto. Un bel richiamo alla festività in cui ha debuttato la monoposto, ma forse ancor di più al grande Cuore Sportivo del marchio di riferimento.

Nuovi sponsor

I giri totalizzati da Kimi Raikkonen stamattina a Fiorano sono stati in totale 33 e pare che tutto abbia funzionato al meglio. Di certo i primi riscontri ufficiali non si sapranno prima di Barcellona, dove questa C39 potrebbe anche ben figurare. Sulla C39 non poteva mancare il nuovo title sponsor, PKN ORLEN, ben visibile sull’ala posteriore e sulle pance della monoposto ma anche sulla nera tutta di Kimi Raikkonen.

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Proprio in questi giorni Alfa Romeo Racing ha anche annunciato un’ulteriore collaborazione con Huski Chocolate. Si tratta di un brand svedese che produce bevande al cioccolato, già sponsor di McLaren e molto diffuso nel motorsport americano: venerdì Frederic Vasseur aveva detto “siamo orgogliosi di annunciare questa partnership con i nostri amici di Huski Chocolate”. Il logo compare già sul lato interno delle paratie dell’ala posteriore.

Evoluzione della C38 del 2019

Sebbene da queste prime immagini diffuse non si può percepire moltissimo dal punto di vista delle soluzioni tecniche apportate, si può dire che la C39 è una chiara evoluzione della C38 dello scorso anno. Ciò non esclude l’introduzione di soluzioni molto interessanti. Si comincia da un’ala anteriore che praticamente estremizza i concetti già diffusi lo scorso anno in tema di outwash. Il concetto di fondo è molto simile a quello della C38, ma almeno in questa prima definizione dell’ala appare ancora più esasperato.

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Proprio l’Alfa Romeo Racing C38 dello scorso anno era stata la prima monoposto a definire il concetto di outwash, rivelatosi poi molto apprezzato da diversi team del Circus. Le bandelle ora appaiono quasi sullo stesso piano nella loro sezione più esterna, quella utile a convogliare il flusso al di là degli pneumatici. La configurazione fortemente scarica vista sulla C39 stamattina ha costretto Kimi a bloccare più volte le ruote al tornantino.

Segue la medesima filosofia già vista lo scorso anno anche il muso della nuova C39. Gli ingegneri diretti da Furbatto hanno preferito non modificare la sezione frontale del musetto evitando una convergenza verso il centro che avrebbe ristretto il tutto. Ci sono infatti le solite prese che accolgono i flussi, con l’unica differenza che quella centrale non ha più una sezione rettangolare ma più votata ad un elemento pseudo triangolare. In tema di canalizzazioni troviamo differenti anche le prese d’aria per raffreddare l’impianto frenante; ora sono di dimensioni maggiori probabilmente per ricercare un maggiore ingresso d’aria utile a sfruttare il soffiaggio dei cerchi ruota.

Sospensione rivista davanti

L’Alfa Romeo Racing C39 introduce ora un elemento sospensivo all’anteriore che è fortemente derivato da quello visto già lo scorso anno. Come già visto su altre monoposto della massima serie uscite allo scoperto in questi giorni, anche in questo caso troviamo una collocazione dei triangoli decisamente più alta. In questo modo i flussi d’aria indirizzati alla parte centrale-posteriore della monoposto risultano indirizzati in modo migliore. Il braccio inferiore è invece posto dietro al braccio dello sterzo mentre quello superiore è posto quasi sullo stesso piano dell’ala centrale inferiore, l’appendice che nasconde il cono laterale anti intrusione sotto alle bocche per i radiatori.

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Spostandoci verso il centro vettura si nota subito il bargeboard diviso dal deviatore di flusso verticale. In questo modo vengono indirizzati meglio i flussi al posteriore tramite l’introduzione di specifici vortici d’aria. In questo modo anche le bocche dei radiatori trovano collocazione molto in alto, come già visto sulle ultime monoposto di Maranello. Sebbene la sezione aperta sia più ampia rispetto a quella vista ad esempio sulla SF1000 qualche giorno fa. Non vale lo stesso discorso sulle pance che comunque risultano molto compatte con un evidente restringimento verso il centro vettura e un abbassamento delle linee notevole. In pratica c’è un evidente restringimento man mano che la carrozzeria prosegue verso la sospensione posteriore.

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Un lavoro simile è stato possibile anche grazie ad una nuova collocazione dei radiatori, visto che alcuni elementi sono stati installati sopra al propulsore. Lo si capisce da un’evidente apertura alle spalle dell’airbox.

Airbox di nuova concezione

Una delle differenze maggiori con la C38 è forse rappresentata proprio dal nuovo airbox. La C39 abbandona infatti la configurazione ad ingressi indipendenti già vista qualche anno fa anche sulle Mercedes. C’è ora un elemento triangolare simile a quello della SF1000 che indirizza il flusso direttamente al propulsore. Alle sue spalle si trovano due aperture semicircolari che invece vengono utilizzate per raffreddare i radiatori del cambio e dell’ERS posti proprio sul propulsore.

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Nonostante sia stata introdotta questa nuova soluzione, si può dire che l’intero comparto del cofano motore risulta molto snello scendendo subito verso la sezione posteriore della vettura. Si è potuta installare quindi un’abbondante pinna stabilizzatrice, sebbene di dimensioni inferiori a quella vista ad esempio sulla nuova monoposto del Cavallino. La T-wing possiede un doppio profilo e il supporto per l’ala posteriore (che presenta un profilo a cucchiaio coadiuvato da un flap mobile a corda lunga) possiede un pilone doppio all’interno del quale si colloca l’unico scarico centrale sormontato dal piccolo scarico della valvola westgate.

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È ormai una consuetudine da molti anni l’utilizzo del classico schema pullrod per la sospensione posteriore. Con l’installazione del nuovo elemento della trasmissione di matrice Ferrari, che possiede dimensioni estremamente compatte, anche la C39 può beneficiare di due grandi condotti in grado di fornire una risposta migliore all’estrattore posteriore. La sospensione quindi per gli stessi motivi è di chiara derivazione Ferrari.

A Barcellona tutta la verità

Non ci resta che attendere il prossimo 19 febbraio per vedere l’Alfa Romeo Racing ORLEN C39 sul tracciato di Barcellona. La vettura disporrà in quella occasione della sua livrea ufficiale che probabilmente avrà anche qualche richiamo al prossimo anniversario di Alfa Romeo che a giugno compirà 110 anni. Si può dire però che la monoposto appare molto curata.

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Il team vuole migliorare la sua collocazione in classifica, d’altronde dispone già di due ottimi piloti. L’esperto Raikkonen sarà coadiuvato dall’ottimo Antonio Giovinazzi. Quest’ultimo con un anno in più di esperienza sulle spalle potrà davvero dire la sua in questo 2020 che sta per aprire le danze.

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