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Fca Ferrari ultimo giorno insieme in Borsa

George Soros investe 28 milioni nella Ferrari

Fca, ultimo storico giorno di quotazione a Piazza Affari con la Ferrari ancora “dentro” al gruppo.
Dal 1° gennaio 2016 si procederà alla separazione dalla casa di Maranello. Il Cavallino Rampante, dopo lo sbarco a Wall Street avvenuto nello scorso mese di ottobre, è pronto a tagliare il legame con il gruppo, il cui inizio risale al lontano 1969. A quei tempi c’era solo la Fiat che entrò nel capitale della Rossa con una partecipazione del 50 per cento. Dopo la scomparsa di Enzo Ferrari, il gruppo del Lingotto salì al 90 per cento nel 1988.

Separazione

La separazione della Ferrari sarà portata a termine attraverso una serie di operazioni che avranno luogo nel periodo compreso dal 1° al 3 gennaio, con cui Fca distribuirà l’80 per cento del capitale della Rossa ai possessori di azioni e di obbligazioni convertibili.

La casa di Maranello si fonderà nella FE New nv che assumerà la denominazione di Ferrari nv. Gli azionisti riceveranno un’azione ordinaria Ferrari per ogni 10 titoli Fca, oltre ad una azione a voto speciale Ferrari per ogni dieci azioni di Fca detenuta.

È stato inoltre stabilito che i possessori del convertendo otterranno 0,77369 azioni ordinarie della casa emiliana per ogni quota del bond detenuta alla data del 5 gennaio 2016.

I possessori di azioni Fca otterranno anche un pagamento in contanti di 0,01 euro per ogni azione detenuta sempre alla data del 5 gennaio.

Azioni Fca

Le azioni ordinarie del gruppo italo-americano ex Maranello saranno negoziate a partire dal 4 gennaio sia sul Nyse sia a Piazza Affari.

Oggi è dunque l’ultima data utile in cui le azioni Fca offriranno il diritto a ricevere azioni Ferrari per la Borsa italiana mentre è fissata per domani per quella di Wall Street.

La società di Maranello passerà dunque ora sotto il controllo della Exor della famiglia Agnelli.

In occasione dello sbarco a Piazza Affari, la holding torinese ha firmato un accordo con Piero Ferrari riguardante la partecipazione in Ferrari, pari rispettivamente a circa il 23,5 per cento e al 10 per cento del capitale una volta conclusa la separazione. Per quanto riguarda i diritti di voto, saranno  pari al 33,4 per cento per Exor e al 15,4 per cento per l’erede del fondatore della casa emiliana.

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