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Dieselgate, coinvolte anche 500 mila Seat, forse anche le Leon di Polizia e Carabinieri

Il caso Dieselgate che vede protagonista il gruppo Volkswagen si fa, di giorno in giorno, più grande ed inquietante. Come i più attenti lettori sapranno, il gruppo tedesco comprende al suo interno un gran numero di brand e i modelli disponibili sul mercato che montano i motori diesel “truccati” sono davvero numerosi. Nelle ultime ore, il quotidiano spagnolo El Pais, che cita fonte interne al marchio Seat, ha confermato che sarebbero circa 500 mila le auto vendute in Europa dal brand iberico dotate del motore 2.0 TDI finito sotto i riflettori per via della presenza di un software realizzato da Volkswagen in grado di manipolare i risultati dei test d’omologazione truccando i valori di CO2 e NOx emessi in atmosfera. Queste 500 mila vetture di Seat fanno parte delle 11 milioni di auto vendute da Volkswagen che, come confermato dal gruppo tedesco, che però non ha fatto riferimenti precisi ad alcun brand, sono state vendute in tutto il mondo con questo software. Seat, pur non smentendo quanto riportato da El Pais, ha ribadito che tutte le vetture attualmente in commercio sono conformi agli standard Euro 6 e non presentano alcun sistema in grado di alterare i risultati dei test d’omologazione. seat-leon-polizia-e-carabinieri_1

Ricordiamo che, appena qualche mese fa, Seat si è aggiudicata la gara d’appalto per la fornitura di 4 mila unità di Seat Leon per la Polizia e per i Carabinieri. Per l’acquisto di tutte le nuove vetture di Seat, il Ministero degli Interni ha stanziato circa 186 milioni di Euro. Tutte le unità già consegnate alle forze dell’ordine italiane presentano il motore 2.0 TDI da 150 CV, ovvero una delle tante varianti del motore oggetto delle indagini che hanno rivelato i trucchi del gruppo tedesco.

E’ bene sottolineare come, al momento, come riporta IlFattoQuotidiano, non vi è alcuna conferma in merito al tipo di omologazione delle nuove Leon in dotazione alle forze dell’ordine. Volkswagen ha infatti dichiarato che i modelli Euro 6 non presentano alcun dato truccato, caratteristica riservata ai modelli Euro 5. Tra le condizioni della gara d’appalto del Ministero degli Interni non vi era il requisito dell’omologazione Euro 6, diventata obbligatoria da settembre 2015. Le prime vetture sono state consegnate da Seat alle forze dell’ordine a maggio e quindi potrebbero essere omologate, almeno alcune, Euro 5.

In sostanza la Polizia ed i Carabinieri, che per la prima volta hanno optato per la stessa vettura d’ordinanza, ovvero la Seat Leon, che ricordiamo ha superato la concorrenza dell’Alfa Romeo Giulietta nella gara d’appalto, potrebbero ritrovarsi, di fatto, con una vettura dotata di un motore decisamente meno ecologico rispetto a quanto dimostrano i test d’omologazione effettuati dal gruppo Volkswagen con l’ausilio del già citato software presente nella centralina del motore. A conti fatti, quindi, se queste indiscrezioni venissero confermate e se anche le Seat Leon in dotazione alle forze dell’ordine presentassero questo motore “truccato”, ci troveremmo di fronte ad una gara d’appalto pubblica piuttosto singolare con la Volkswagen che ha, di fatto, venduto allo Stato italiano delle vetture con dati d’omologazione truccati. Continuate a seguirci con attenzione anche nei prossimi giorni per ricevere tutti gli aggiornamenti relativi al caso Dieselgate ed al possibile coinvolgimento di Seat e delle Leon di Polizia e Carabinieri.

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