Trimestre complicato per Tesla: i dati ufficiali arriveranno mercoledì

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La discussione tra analisti e azionisti è però già iniziata
Tesla Model 3

Per mercoledì 18 ottobre è attesa la pubblicazione dei risultati finanziari conseguiti nel terzo trimestre dell’anno da parte Tesla. Una pubblicazione che avrà luogo, naturalmente a mercati chiusi e la quale, come di consueto, sarà seguita da una teleconferenza e da un batti e risposta con il management del gruppo californiano.

E, come è ormai consuetudine, l’azienda ha già provveduto a rendere noti i dati relativi alla produzione e alle consegne dei veicoli nel corso dello stesso periodo. Dati che, all’atto pratico, sono quelli che vanno a determinare per la gran parte le sue entrate effettive.

Naturalmente si tratta di un evento molto atteso, alla luce dell’importanza del brand fondato da Elon Musk a livello globale. Anche perché, da quanto è già trapelato sinora, per la prima volta non sarà battuto l’ennesimo record in termini di consegne.

Tesla Model Y

Tesla: i dati su vendite e produzione

Già all’inizio di questo mese, Tesla ha confermato di  aver consegnato poco più di 435mila veicoli elettrici nel corso del terzo trimestre dell’anno. Mentre per quanto riguarda la produzione, anche in questo caso si è verificato un regresso, con il dato che si è fermato a poco più di 430mila unità.

E proprio riguardo a questi dati, Tesla aveva già fatto sapere che il trimestre era stato gravato da chiusure programmate degli stabilimenti, per effettuare i previsti aggiornamenti. Addebitando alle stesse i risultati inferiori alle aspettative del trimestre in oggetto. Peraltro occorre sottolineare che i numeri di consegna e produzione vengono sempre leggermente modificati anche quando risulta un guadagno.

Se, per quanto riguarda le entrate, gli analisti generalmente riescono a farsi un’idea compiuta di cosa attendersi, proprio grazie ai numeri di consegna, in quest occasione il loro compito si è rivelato più complicato. A renderlo tale il fatto che la casa abbia deciso di varare una politica commerciale estremamente aggressiva. Per renderla tale ha optato per costanti tagli ai prezzi, tali da rendere più difficile il monitoraggio delle sue entrate.

Le previsioni di Wall Street

Per quanto riguarda proprio le previsioni, Wall Street ha messo in programma per questo trimestre un dato pari a 24,256 miliardi di dollari. Mentre Estimize, un sito web specializzato in analisi finanziarie, ha dal suo canto previsto un fatturato nell’ordine dei 24,420 miliardi di dollari.

Si viaggerebbe, quindi, su ritmi sensibilmente inferiori ai quasi 25 miliardi di dollari che Tesla era riuscita a conseguire nel corso del secondo trimestre dell’anno. Al tempo stesso, però, la casa viaggia su livelli sensibilmente più alti rispetto al dato di dodici mesi fa, quando aveva messo a segno un fatturato pari a 21,5 miliardi di dollari.

Proprio i dati in questione, però, hanno spinto molti a indicare nei risultati il classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Se, infatti, il dato è migliore rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno scorso, sull’altro piatto della bilancia occorre riporre il fatto che abbia disatteso una sorta di mantra. Tesla, infatti, è quasi obbligata a ottenere profitti marginali di trimestre in trimestre. A renderlo necessario il fatto che investa la maggior parte delle sue risorse nella crescita.

Nel corso degli ultimi due anni l’azienda ha regolarmente centrato tale obiettivo. Stavolta, invece, la quadratura del cerchio è andata disattesa. Resta ora da capire come si comporteranno gli investitori e come interpreteranno i dati che saranno comunque ufficializzati il 18 ottobre.

Le preoccupazioni degli azionisti di Tesla

Come abbiamo già sottolineato, i tagli dei prezzi condotti da Tesla per mettere pressione agli altri marchi, nel corso degli ultimi mesi, hanno reso più complicato il compito degli analisti. Non solo sul versante dei ricavi, ma anche per quanto concerne gli utili. I tagli in questione, infatti, sono andati ad incidere in maniera rilevante sui vari dati e sui margini lordi di Tesla.

In linea generale, nonostante il calo dei prezzi e quello delle consegne, il terzo di quest’anno dovrebbe comunque rivelarsi un trimestre abbastanza positivo per Tesla. A complicare le cose, però un dato aggiuntivo: la casa di Elon Musk ha anche ridotto le scorte durante il trimestre. Un ulteriore dato che deve ancora essere tradotto in numeri reali.

Tesla Model S

Per quanto riguarda Wall Street, comunque il consensus relativo al terzo trimestre del 2023 prevede per la casa californiana un guadagno di 0,73 dollari per azione, mentre la stima di Esimize è più alta, attestandosi a quota 0,78 dollari per azione. Occorre comunque sottolineare come il range in cui si muove il dato è abbastanza ampio, segno evidente che gli analisti sono rimasti non poco spiazzati dalle decisioni assunte dal management.

Al tempo stesso, però, occorre notare come una certa preoccupazione arrivi proprio dagli azionisti. La maggior parte di loro, infatti, reputano complicato mantenere un margine lordo elevato in un un contesto di prezzi in calo nell’intento di riuscire a mantenere alta la domanda. Una preoccupazione che, in effetti, non sembra affatto priva di fondamento. È quindi probabile che mercoledì l’azienda cercherà di rassicurarli almeno su questo fronte.

Meglio investire in pubblicità?

A rinvigorire le preoccupazioni degli azionisti è anche il fatto che proprio loro avevano indicato una strada alternativa al taglio dei prezzi. Alternativa individuata in massicci investimenti pubblicitari. Una strada che, del resto, Tesla ha in effetti imboccato nel corso degli ultimi tempi. Mancano però dati in grado di precisare quanto fatto su questo versante e di far comprendere meglio se ci sia potenziale per un aumento delle risorse da stanziare.

In attesa della teleconferenza in crowsourcing che farà seguito alla pubblicazione dei risultati economici e con cui l’azienda fornirà risposte agli azionisti, è comunque già trapelata la lista dei quesiti più votati che, con ogni probabilità vedranno una risposta da parte dei dirigenti. Le domande in questione sono le seguenti:

  • Quante consegne di Cybertruck sono previste nel corso del 2024?
  • È possibile avere un aggiornamento sui progressi del 4680 Cell e, in particolare quelli relativi ai miglioramenti in termini di prestazioni e risparmi sui costi delineati nel ciclo della batteria?
  • Quando è previsto il debutto della Model 3 Highland lungo le strade degli Stati Uniti?
  • Si prevede la fornitura di un aggiornamento per quanto riguarda i piani di espansione della capacità per gli stabilimenti dell’azienda a Berlino e Austin e la tempistica relativa all’apertura della nuova Gigafactory in Messico?
  • Qual è il motivo che ha spinto ad abbassare il prezzo dell’FSD, alla luce dei miglioramenti registrati e a mettere in preventivo i robotaxi con tanto anticipo sulle previsioni originarie?

Non resta quindi che attendere la giornata di mercoledì, che potrebbe fornire più di una sorpresa, per quanto riguarda Tesla e le sue mosse future.

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