Nissan Qashqai EV, la next generation non avrà un aumento dei prezzi

Daniele Magliuolo
Il crossover familiare passa all’elettrico, ma la promessa è che non costerà di più. Ecco cosa sappiamo della prossima Nissan Qashqai EV.
Nissan Qashqai EV

Si punta alla next generation e il futuro sarà esclusivamente elettrico. Questa la decisione dell’azienda per la prossima Nissan Qashqai. L’auto sarà progettata, sviluppata e costruita in Gran Bretagna. L’obiettivo è quello di mantenere gli stessi costi di produzione avuti per il modello a combustione, al fine di offrire ai clienti l’auto alo stesso prezzo.

Pronta la nuova generazione

Dal primo lancio nel 2006, la Nissan Qashqai ha contribuito enormemente al successo delle SUV familiari. Il modello di terza generazione è stato lanciato nel 2021 ed è stato il veicolo più venduto nel Regno Unito lo scorso anno. Ora l’azienda vuole bissare il successo con la nuova generazione che però sarà completamente elettrica. Il nuovo modello sarà progettato presso lo studio di design Nissan UK a Londra e trarrà ispirazione dal concept Hyper Urban recentemente presentato al Motor Show di Tokyo. Per l’occasione, si pensa di mantenere il disign del modello in produzione, mentre lo stile spigoloso degli interni sarà invece attenuato.

Attualmente, la Qashqai è offerta con propulsori a benzina e ibridi, mentre come detto per la quarta generazione del veicolo si pensa a un modello esclusivamente elettrico. La buona notizia però arriva soprattutto dal prezzo. Attualmente la gamma parte da circa 27 mila euro. Gli obiettivi dei produttori sono quelli di mantenere questo prezzo anche per il veicolo elettrico in arrivo nella seconda metà di questo decennio. Si tratta di una vera e propria sfida, ma del resto è questo l’obiettivo che tutte e case automobilistiche stanno cercando di conseguire, proprio per favorire ulteriormente il grande passaggio che porterà entro il 2035 alle auto elettriche.

Nissan Qashqai EV, prezzi bilanciati

Makato Uchida, capo della Nissan, ha confermato quella che è la tendenza dell’azienda in merito ai prezzi dei veicoli elettrici: “Siamo nella fase in cui stiamo valutando come rendere i veicoli elettrici bilanciati sul prezzo con l’ICE. È una discussione impegnativa, perché le normative in ciascun paese non si muovono allo stesso ritmo”. Anche in questo senso sarà dunque importante l’impegno della politica, la quale spesso decreta nuovi regolamenti senza tener conto delle esigenze delle aziende produttrici. Lo stesso Uchida puntualizza la questione: “abbiamo bisogno che vengano stabilite catene di approvvigionamento”. L’auto è attualmente costruita nello stabilimento Nissan di Sunderland. L’azienda ha recentemente confermato un investimento fino a 2 miliardi di sterline per la produzione del suo successore elettrico.

Nell’investimento sono compresi anche i fondi per la Juke elettrica di prossima generazione e per la Leaf EV. In merito al nuovo Qashqai EV, l’azienda deve ancora rivelare molti dettagli tecnici, ma sappiamo che sarà basato sulla piattaforma CMF-EF dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Anche le batterie saranno costruite nello stabilimento britannico. Nissan si avvale in questo caso della collaborazione del partner AESC. Insieme sono attualmente concentrati sulla chimica delle batterie al litio-ferro-fosfato (LFP). L’aerodinamica sarà un altro dei must categorici che gli ingegneri si stanno prefiggendo, nel tentativo di massimizzare il più possibile l’efficienza.

Auto elettriche tra buone intenzioni e regolamenti

Come detto, il lancio sembra previsto per la seconda metà di questo decennio, ma le indicazioni suggeriscono una data non precedente al 2029. Nissan sta tenendo d’occhio le normative europee in merito. a tal proposito, David Moss, capo della ricerca e sviluppo europeo dell’azienda, ha dichiarato: “Ci piacerebbe cambiare le cose in modo pulito, ma riconosciamo che non tutta l’Europa si sta muovendo alla stessa velocità. Chiaramente vogliamo che gli ultimi modelli siano disponibili sul mercato e prodotti in serie per coprire l’intero mercato. La questione è se ciò crea un livello di complessità che diventa ingestibile per noi stessi e per i nostri fornitori, oltre a capire cosa fanno le normative”.

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