Nella sua prima visita ufficiale in Brasile come CEO globale di Stellantis, Antonio Filosa ha inaugurato, presso il Betim Automotive Hub (MG), una nuova struttura del Safety Center dedicata all’esecuzione di crash test su veicoli ibridi ed elettrici. La modernizzazione dello spazio rappresenta un importante avanzamento tecnologico, ampliando la capacità di Stellantis di sviluppare localmente soluzioni innovative dedicate alla sicurezza dei propri veicoli, indipendentemente dal tipo di propulsione.
Situata presso lo Stellantis Automotive Hub di Betim (MG), la nuova struttura fa parte del Safety Center
“Il Safety Center segna un ulteriore passo avanti nel consolidamento del Sud America come regione strategica per la produzione di veicoli ibridi ed elettrici. Con un focus su sicurezza, sostenibilità e innovazione, rafforziamo la nostra leadership e la nostra presenza nel mercato sudamericano. Consolidiamo inoltre il nostro impegno per il futuro della mobilità e dello sviluppo tecnologico nazionale”, sottolinea Emanuele Cappellano, presidente di Stellantis per il Sud America.
“Questa inaugurazione è un’ulteriore dimostrazione della nostra fiducia nella forza dell’ingegneria locale e nel potenziale del Sud America per guidare la trasformazione della mobilità. Investire in infrastrutture tecnologiche, sicurezza e innovazione è essenziale per garantire la fornitura costante di soluzioni che superino le aspettative dei nostri clienti”, afferma Márcio Tonani, vicepresidente senior dei Centri di Ingegneria Tecnica di Stellantis per il Sud America.
Presso il Safety Center, il centro di crash test più moderno dell’emisfero australe, un team specializzato di oltre 50 ingegneri esegue rigorosi protocolli di valutazione. I crash test per veicoli ibridi ed elettrici seguono procedure simili a quelle applicate ai veicoli con motore a combustione interna, ma con particolare attenzione agli aspetti critici relativi a batterie e sistemi elettrici.
Prima di eseguire i test d’impatto, le batterie vengono ispezionate accuratamente, includendo analisi visive, test elettrici e controlli di isolamento. Durante i test, tecnologie avanzate monitorano la presenza di cortocircuiti, runaway termici e rischio di incendio, garantendo il completo controllo del processo.
Dopo l’impatto, l’area viene transennata e le squadre tecniche, insieme ai vigili del fuoco, seguono le linee guida specifiche per i veicoli ad alta tensione. Vengono eseguite ispezioni visive e misurazioni con apparecchiature non invasive per verificare l’integrità del vano batteria, mentre la temperatura e gli eventuali gas rilasciati vengono costantemente monitorati.
Qualsiasi segno di instabilità attiva automaticamente i sistemi di contenimento e spegnimento degli incendi, garantendo la sicurezza del team e la validità dei dati raccolti. I modelli vengono poi trasferiti in una zona di sicurezza, dove vengono monitorati per almeno 24 ore tramite telecamere termiche e registratori di temperatura collegati a sistemi online.
Questi dati sono accessibili ai Vigili del Fuoco e al team del Centro di Sicurezza di Stellantis, garantendo una risposta rapida in caso di irregolarità. Nel caso in cui venga rilevato un rischio di incendio o di guasto dell’isolamento elettrico, il protocollo prevede il raffreddamento del veicolo con acqua, tramite una vasca a immersione, appositamente sviluppata per contenere le emergenze che coinvolgono batterie ad alto voltaggio.