Un tunnel nascosto ha affascinato per anni appassionati di motori, curiosi e storici dell’automobile. Al suo interno, una incredibile collezione di auto britanniche abbandonate, in particolare di modelli Rover 75 ed MG, giace coperta da uno spesso strato di polvere, come congelata nel tempo.
La leggenda di questo luogo suggestivo governato silenziosamente dalle care vecchie Rover, ha iniziato a circolare nel 2013, quando le prime immagini sono emerse sul web, scatenando un’ondata di teorie e speculazioni. Oggi, a oltre un decennio di distanza, lo YouTuber del canale Tom/Drives ha finalmente fatto luce sull’origine di questo mistero.
Analizzando i metadati delle fotografie originali, è riuscito a individuare la posizione esatta del tunnel. Si tratta di un’area poco nota, ma accessibile, lungo la circonvallazione S20 di Shanghai. Una scoperta che ha dato nuova linfa alla narrazione di uno dei misteri automobilistici più discussi degli ultimi anni.

La storia affonda le sue radici nel 2005, anno in cui l’iconico costruttore MG Rover (formato proprio dopo la fusione dei due distinti marchi nell’unico brand) ha dichiarato bancarotta. Il crollo dell’azienda ha lasciato numerose vetture in un limbo legale e logistico: molte di queste furono spedite in Asia per operazioni commerciali mai realizzate.
Il fallimento improvviso ha bloccato le auto in dogana cinese, senza mai raggiungere i concessionari. Ma non finisce qui, perché l’enigma si complica. Una curiosità che ha attirato l’attenzione degli esperti è la presenza della guida a sinistra su queste vetture, una configurazione insolita per il mercato cinese. Questo dettaglio ha fatto ipotizzare che fossero destinate a Hong Kong, dove la guida a sinistra è la norma. Tuttavia, la loro vera destinazione resta incerta, così come il loro attuale stato. Già, perché non è chiaro ad oggi se le MG Rover si trovano ancora nel tunnel o se sono state spostate.

Oltre al fascino del mistero, il tunnel rappresenta un emblema delle ripercussioni globali di un collasso industriale. Ogni veicolo dimenticato racconta una vicenda fatta di espansione internazionale, fallimenti strategici e ambizioni tradite. Per molti appassionati, questo luogo è più di un semplice deposito. Rappresenterebbe infatti più un museo spontaneo, un frammento di storia automobilistica rimasto intatto nel tempo.
La mancanza di aggiornamenti recenti continua ad alimentare la curiosità degli appassionati e dei ricercatori. In un’epoca dominata dall’auto elettrica e dalla guida autonoma, in un certo senso le “missioni” contemporanee, queste vecchie berline polverose ci ricordano come le sfide economiche possano lasciare alle spalle grandi memorie o polverosi cimeli alle proprie spalle.