Quando la Ford Focus fece il suo debutto nel 1998, segnò un momento epocale nel mondo dell’auto. Il suo design avveniristico “New Edge” spiccava tra un panorama di vetture dallo stile prevedibile, portando una ventata di modernità tanto all’esterno quanto nell’abitacolo. In confronto, la Ford Escort, che la Focus andava a sostituire, sembrava improvvisamente un ricordo sbiadito di un’epoca ormai superata.
Allora, la vera rivoluzione fu dinamica, grazie all’introduzione delle sospensioni posteriori indipendenti Control Blade, una novità tecnica che trasformava una semplice compatta familiare in un’auto sorprendentemente divertente da guidare. Anche nella sua versione standard, la Focus offriva un piacere di guida raro nel segmento. E poi arrivarono le varianti ad alte prestazioni, come ST170 e RS, amate dagli appassionati.

Questa filosofia orientata al piacere di guida ha definito un’intera generazione di modelli Ford, dalla piccola Ka alla sportiva Puma coupé e la grintosa Mondeo. Una coerenza che oggi purtroppo sembra essersi smarrita.
Oggi Ford si appoggia con nostalgia ai suoi gloriosi nomi del passato. Il nuovo Puma SUV, ad esempio, è una vettura apprezzabile e dinamica, ma il recente Capri elettrico, basato su una piattaforma Volkswagen, sembra snaturare completamente lo spirito originale. Nel frattempo, la gamma Ford si è assottigliata. I modelli storici a motore termico come Fiesta, Focus e Mondeo sono stati abbandonati, sacrificati sull’altare delle normative ambientali sempre più stringenti. Una scelta obbligata per evitare sanzioni legate alle emissioni medie di CO2 della flotta, ma che ha lasciato un vuoto nella fascia media del mercato.

La transizione elettrica è inevitabile, ma ha un costo, lo sappiamo. Non tutti possono permettersi un’elettrica da oltre 30mila euro, specialmente chi prima acquistava una Fiesta a metà prezzo. E mentre si attende la tanto promessa parità di prezzo tra auto elettriche e termiche, Ford si trova a dover riconquistare il suo carisma perduto.
La chiave potrebbe essere probabilmente guardare al passato con uno sguardo moderno. La nuova Renault 5 elettrica, ad esempio, ha già mostrato la via. La Casa francese ha saputo rivisitare un modello iconico, vestirlo con stile retrò e dotarlo di un powertrain elettrico semplice ma efficiente. Ford potrebbe fare lo stesso con la Fiesta Mk1, riproponendola in chiave elettrica con un design fedele all’originale e magari offrendo anche una versione ad alte prestazioni per infiammare i cuori degli appassionati. Il DNA è ancora lì, ma serve riaccendere la scintilla giusta per riportare in auge l’Ovale Blu.