Il vento che spinge il Giappone verso la transizione elettrica si sta trasformando in una brezza sempre più flebile. Se storicamente i costruttori nipponici hanno mantenuto un atteggiamento cauto nei confronti dell’elettrificazione totale, oggi questo approccio si sta consolidando in una vera e propria frenata strategica. Emblematica la decisione di Honda, che ha recentemente rivisto al ribasso il suo piano industriale quinquennale, ridimensionando drasticamente gli investimenti destinati ai veicoli full electric.
Il colosso giapponese, che inizialmente aveva previsto di stanziare 10.000 miliardi di yen (che sono circa 69 miliardi di dollari) per sviluppare auto a batteria e tecnologie software, ha annunciato una significativa riduzione del 30%, portando la cifra a 7.000 miliardi di yen (circa 48,3 miliardi di dollari).

Il motivo di questo ripensamento in casa Honda sono senza dubbio le vendite di elettriche inferiori alle attese, normative ambientali ancora troppo blande e il boom della domanda di auto ibride. A confermarlo è stato direttamente l’amministratore delegato Toshihiro Mibe, che ha spiegato come il gruppo abbia scelto di posticipare, e comunque non cancellare, i propri piani sull’elettrico.
Secondo le previsioni aggiornate, entro il 2030 gli ibridi benzina-elettrico costituiranno circa 2,2 milioni delle 3,6 milioni di vetture che Honda intende commercializzare ogni anno a livello globale. Gli elettrici Honda, invece, copriranno solo il 20% delle vendite, con una stima compresa tra 700.000 e 750.000 unità.

Nel frattempo, Honda ha congelato il progetto per una gigafactory in Canada. Questo nuovo sito, previsto in Ontario con una capacità produttiva di 240.000 veicoli elettrici l’anno, è stato messo in stand-by a causa del rallentamento del mercato. A complicare il quadro, anche le tensioni commerciali con gli Stati Uniti: i nuovi dazi introdotti potrebbero costare a Honda fino a 3 miliardi di dollari in utili annuali, considerando che circa il 60% delle auto vendute negli States viene prodotto localmente.
Nonostante tutto, dal 2026 Honda rilancerà con due nuove piattaforme ibride, promettendo una maggiore efficienza sia in termini di consumi sia di profitti.
In mezzo a queste incertezze, però, una certezza rimane, ovvero il settore delle due ruote continua a macinare successi. Con oltre 20,6 milioni di motocicli venduti nell’anno fiscale 2025, Honda detiene oggi il 40% del mercato globale, con l’ambizione di raggiungere il 50% entro il 2030.