Con un bel pezzo di pianeta che cerca ancora di capire come gestire i dazi e le transizioni cosiddette green, BYD ha costruito un percorso florido capace di crescere anche sugli ostacoli (presunti) posti di fronte alla sua corazzata orientale. Secondo gli ultimi dati di questo dicembre, il colosso cinese è ormai a un passo da un traguardo storico.
Si parla infatti di un milione di veicoli esportati nel solo 2025. Solo a novembre, le esportazioni di veicoli passeggeri hanno toccato quota 128.067 unità, con un aumento annuo che sfiora il ridicolo, +313,4%. Se questa non è un’invasione pacifica (si fa per dire), poco ci manca a definirla tale.

Tra gennaio e novembre 2025, BYD ha già spedito oltreoceano 878.498 veicoli, più che raddoppiando l’intero volume del 2024. Mentre il concorrente interno Chery mantiene ancora il primato mensile, lo fa vendendo principalmente vecchi motori a combustione. BYD, invece, gioca un altro sport. Produce esclusivamente veicoli a nuova energia (anche detti NEV) e il distacco si sta riducendo così velocemente che dicembre potrebbe riservare un sorpasso clamoroso.
Il dominio non è solo statistico, ma geografico. Nel mese di novembre, BYD è stata leader nelle vendite di auto elettriche e ibride in mercati come Brasile, Turchia, Italia, Spagna, Ungheria e Croazia. Addirittura a Singapore e Hong Kong, è il primo marchio in assoluto per vendite complessive.

Nel 2025, BYD ha ufficialmente superato Tesla in undici mercati chiave, inclusi pezzi da novanta come Regno Unito, Germania, Austria e Irlanda, oltre a giganti asiatici come la Thailandia .Con una presenza che ormai abbraccia 119 paesi e regioni, l’azienda ha festeggiato recentemente, appena una settimana fa, la produzione di 15 milioni di veicoli a energia pulita, un record mondiale assoluto. Se i dati di dicembre dovessero confermare il trend di novembre, il muro del milione di auto esportate cadrà fragorosamente.
