Alpine si prepara a portare la sua proposta nel segmento delle coupé compatte sportive con la sua prima due posti 100% elettrica. Il progetto, svelato in parte durante l’evento per i 70 anni del marchio, punta dritto al cuore delle future concorrenti, in primis le prossime Porsche Cayman e Boxster elettriche.
Philippe Krief, CEO di Alpine, e Luca de Meo, leader del Gruppo Renault, hanno condiviso dettagli inediti sul nuovo modello a zero emissioni che raccoglierà l’eredità della celebre A110. Questo veicolo rappresenterà la punta di diamante di una strategia ben più ampia: trasformare Alpine in un brand premium con una gamma completa di sette modelli ad alte prestazioni.

Una scommessa chiave per la sostenibilità economica del piano è la Alpine A390, basata su una versione modificata della piattaforma AmpR-Medium del gruppo. Tuttavia, il vero balzo in avanti sarà rappresentato dalla futura A110, che debutterà nel 2026 al Salone di Parigi, e sarà la prima a utilizzare l’innovativa Alpine Performance Platform (APP).
Realizzata in alluminio estruso e assemblata nello storico stabilimento di Dieppe, la APP è concepita per ridurre drasticamente il peso, uno degli ostacoli principali per le prestazioni delle elettriche. “Siamo convinti di poter realizzare un’elettrica più leggera di un’equivalente a combustione”, afferma Krief.
Tra le tecnologie più audaci, spicca l’integrazione dei motori elettrici direttamente nelle ruote, una soluzione già testata sulla Renault 5 Turbo 3E, che permette di eliminare riduttori e trasmissioni tradizionali. Minore peso, più spazio e una gestione della coppia iper-precisa.

La futura A110 elettrica sarà offerta in versione posteriore con due motori, mentre la variante integrale aggiungerà un terzo propulsore anteriore compatto. Le prestazioni, con potenza superiore ai 500 cavalli, vede un’Alpine capace di promettere una guida coinvolgente e reattiva per “soli” 1.450 kg, nonostante dimensioni leggermente superiori al modello attuale.
La soluzione decisiva vede una batteria ad alta densità energetica, architettura a 800 volt per ricariche ultra-rapide, inverter e trasmissione integrati, e pacchi batteria posizionati strategicamente per mantenere il baricentro basso. Il design resterà fedele al DNA Alpine, e quindi fari doppi, linea affilata, proporzioni atletiche. Ma la piattaforma modulare permetterà carreggiate più ampie, ruote maggiorate e volumi scolpiti in chiave moderna.
De Meo, sul futuro amibizioso, dice chiaramente: “Con l’elettrico, il gioco si resetta. È l’occasione per Alpine di tornare protagonista.”