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Lombardia, incentivi auto elettrica: non c’è più un euro

Alla data del 22 novembre, risulta superata la dotazione finanziaria assegnata al bando 

**Embargoed until 2:01 p.m. EST on Friday, Jan. 7, 2011** Ford Focus Electric: The all-new Ford Focus Electric is a zero-CO2-emissions, gasoline-free version of Ford's popular small car and is the flagship of the company's growing fleet of hybrid, plug-in hybrid and all-electric vehicles coming to North America and Europe by 2013. (01/07/2011)

Lombardia, incentivi auto elettrica: i 18.000.000 totali sono finiti. Alla data del 22 novembre, è terminata la dotazione finanziaria assegnata al bando. Comunque, a partire dal 23 novembre scorso e fino al 29 novembre 2019, le domande possono continuare a essere presentate e protocollate sul sistema Bandi online.

Lombardia, incentivi auto elettrica: lista d’attesa

Occhio: le nuove domande saranno inserite all’interno di una lista d’attesa. Non è l’istruttoria della pratica correlata: non dà diritto ad avere l’incentivo. L’accesso alla fase di istruttoria avverrà solo se si rendano disponibili risorse. E questo accadrà solo se ci saranno le economie di spesa derivanti da rinunce: altri vecchi registrati che ci ripensano e dicono no.

Bonus regionali sino al 30

Dal 30 novembre, invece, le domande non potranno più essere presentate a seguito di chiusura anticipata del bando. E le eventuali risorse residue? A seguito della conclusione delle istruttorie e dopo l’esaurimento della lista di attesa, potranno finanziare la riapertura del bando nel 2020. E si riparlerà di incentivi auto elettrica.

Perché il bando auto pulite in Lombardia

In Lombardia non si respira. Le polveri sottili uccidono. Il bando “Rinnova Autovetture” incentiva la sostituzione di macchine più inquinanti del normale circolanti in Lombardia. Al loro posto, vetture a basse emissioni destinate al trasporto di persone. Insomma, incentivi auto elettrica. È rivolto a soggetti privati (persone fisiche) residenti in Lombardia. Il bando incentiva l’acquisto, anche nella forma del leasing finanziario, di un’auto di nuova immatricolazione o usata. Obiettivo: il miglioramento della qualità dell’aria, previa radiazione (per demolizione o per esportazione all’estero) di un veicolo benzina fino a Euro 2 incluso o diesel fino a Euro 5 incluso. Le risorse complessivamente stanziate per l’iniziativa ammontano a € 18.000.000. Di cui € 5.000.000 sul bilancio 2019, € 13.000.000 sul bilancio 2020.

Domanda incentivo: come fare

La domanda di partecipazione deve essere presentata online sulla piattaforma informativa Bandi online. Ma prima serve la registrazione. La documentazione? Copia della fattura emessa dal venditore del veicolo che riporti lo sconto praticato almeno del 12% in caso di immatricolazioni avvenute successivamente al 15 ottobre 2019. Per i soli acquisti tramite leasing, copia del contratto e fattura relativa al canone anticipato: si guida la macchina, senza esserne proprietari. Per i soli veicoli elettrici puri non ancora in possesso della targa di immatricolazione, copia dell’ordine di acquisto, riportante lo sconto di almeno il 12% oppure di almeno 2.000 euro (Iva inclusa).

Incentivi e limitazioni in Lombardia

Non solo bonus. La Lombardia si muove anche con… i malus. Ossia con le limitazioni al traffico per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera. A tutela della salute e dell’ambiente. Si punta alla riduzione dell’accumulo degli inquinanti in atmosfera. C’è l’Accordo di Programma del bacino padano, predisposto dal ministero dell’Ambiente con le Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna. È stato sottoscritto a Bologna il 9 giugno 2017. Per la realizzazione coordinata e congiunta di misure addizionali di risanamento. Funziona? Non si sa. Anche perché non è vincolante. E molti Comuni non si adeguano: possono farlo.

Ecobonus statale: da non confondere con quello della Lombardia

C’è poi l’ecobonus statale. Si è appena aperta una nuova fase di prenotazione per i veicoli M1 (auto). Grazie alla disponibilità delle somme residue relative all’anno 2019, pari a 15.510.500 euro. Così ha stabilito il ministero dello Sviluppo economico il 21 novembre 2019. La scadenza della nuova fase di prenotazione è fissata al 31 dicembre 2019.

Ibridi ed elettrici con incentivi

Per veicoli a trazione elettrica, si intendono quelli dotati di motorizzazione finalizzata alla sola trazione di tipo elettrico. Con energia per la trazione di tipo elettrico e immagazzinata a bordo. Viceversa, sono ibridi i veicoli dotati di almeno un’unità elettrica più una termica per generare energia elettrica. Che integra una fonte di energia elettrica disponibile a bordo.

Altri ibridi ok per il bonus

Hanno diritto al bonus anche gli ibridi bimodali. Sono dotati di almeno una motorizzazione elettrica finalizzata alla trazione, più un motore termico. Volta alla trazione. Con la possibilità di garantire il normale esercizio del veicolo anche mediante il funzionamento autonomo di una sola delle motorizzazioni: o elettrico o a benzina (oppure diesel). Ok anche l’ibrido multimodale: ha almeno una motorizzazione elettrica finalizzata alla trazione con la presenza a bordo di un motore termico. Per la trazione e la produzione di energia elettrica. Con possibilità di garantire il normale esercizio del veicolo sia mediante il funzionamento contemporaneo delle due unità sia solo con batteria o termico.

Bonus statali: che cosa sapere

La normativa non prevede una lista chiusa di modelli agevolabili. Occorre verificare presso i singoli rivenditori se i mezzi presi in considerazione soddisfano i requisiti previsti dalla normativa. Nel caso di veicoli dotati di impianto a doppia alimentazione metano/benzina o gpl/benzina, questi hanno emissioni differenti se utilizzati con alimentazione a metano o gpl rispetto all’alimentazione a benzina. Ma comunque i mezzi agevolabili sono solo quelli nuovi di fabbrica. Le caratteristiche di ammissibilità devono quindi corrispondere a quelle di omologazione: c’è tutto sulla carta di circolazione.

Incentivi auto: la soluzione Aci

Secondo l’Aci, il settore automobilistico contribuirà per 54,5 milioni di tonnellate di CO2, mancando l’obiettivo solo dell’11%. Come ridurre i 5 milioni di tonnellate di CO2 in eccesso? Adottare politiche che incentivino la sostituzione dei mezzi di trasporto più vecchi e più inquinanti, sia pubblici sia privati. Serve più trasporto pubblico e più mobilità condivisa e ciclopedonale. Una pianificazione eco-razionale della mobilità deve prevedere investimenti per l’eliminazione o la sostituzione con usato recente dei quasi 14 milioni di auto ante Euro 4 (il 35% del parco circolante). Addio agli autobus diesel Euro 3 (il 60% del parco nazionale), con modelli elettrici alimentati da energie rinnovabili.

Bonus auto: la risposta di Conte

Ma sentiamo la risposta del premier Giuseppe Conte all’Aci: il rinnovo è importante, meglio se senza incentivi. Il presidente del Consiglio lo ha detto alla 74/a Conferenza del traffico e della circolazione organizzata dall’Aci. E quindi, arriva la stangata sulle vetture vecchie? C’è un parco auto vecchio. Per renderlo moderno, le soluzioni sono due: incentivi sul nuovo, o bastonate economiche a chi ha l’auto vecchia. Se il premier dice no agli incentivi, resta solo una strada: le tasse per chi possiede macchine antiquate. Non se ne esce. Soluzioni magiche non ne esistono.

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