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Chrysler PT Cruiser, il restomod SRT-6 che probabilmente non ci mancava

L’ultima vittima di un audace “trattamento” virtuale è l’umile Chrysler PT Cruiser, grazie al talento di Oscar di Abimelec Design.

chrysler pt-cruiser render

Ogni tanto, un “innocuo” render digitale online può esserecosì audace da costringerti a riconsiderare l’intera storia automobilistica. L’ultima vittima di questo trattamento virtuale è l’umile Chrysler PT Cruiser, grazie al talento di Oscar di Abimelec Design. Proprio la stessa PT Cruiser che sfruttò la febbre del design retrò dei primi anni 2000 e che divenne un eccentrico monovolume.

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Invece di limitarsi a replicare la ricetta della Neon SRT-4 col turbo da 2,4 litri, Oscar ha optato per qualcosa di completamente pazzesco, dandole semplicemente il DNA premium SRT-6. Il risultato è la Chrysler PT Cruiser SRT-6, un azzardo che stravolge ogni logica.

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Il cuore di questa PT da sogno sarebbe il motore V6 sovralimentato da 3,2 litri di origine AMG, lo stesso che pulsava nella misconosciuta Chrysler Crossfire SRT-6. Questa configurazione erogava 330 cavalli, permettendo un’accelerazione da 0 a 60 mph in un intervallo tra 4 e 5 secondi e una velocità massima limitata elettronicamente a 250 km/h.

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La vera, rivoluzionaria, bestemmia meccanica è l’abbinamento a una trazione posteriore, l’unica configurazione disponibile sulla Crossfire. Ricordiamo, infatti, che la PT Cruiser era, di serie, un veicolo esclusivamente a trazione anteriore. Una conversione al posteriore avrebbe completamente trasformato la PT Cruiser da banale commuter eccentrico a una delle sorprese più audaci che Chrysler avrebbe potuto costruire. Anche se, forse, non sarebbe comunque piaciuta a nessuno.

chrysler pt-cruiser render

Esteticamente, il design digitale fonde la nostalgia del PT con l’attitudine aggressiva della SRT. Parliamo di una fascia anteriore influenzata dalla 300C, gonne più profonde, aperture maggiorate per alimentare quel compressore, doppi terminali di scarico e cerchi multirazze spazzolati perfettamente dimensionati. Il leggero spoiler sul tetto e il sottile rigonfiamento del cofano danno quel tocco di carattere necessario.

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Guardando i rendering di Oscar, non si può fare a meno di concludere che Chrysler potrebbe aver davvero, clamorosamente, perso un’occasione quando ha scelto di non affidare il progetto agli ingegneri di SRT.