Il gruppo Stellantis si trova ad affrontare una crisi industriale senza precedenti. Nella città canadese di Woodstock, si è scatenata una vera e propria guerra per denaro, influenza e sopravvivenza di intere fabbriche, con al centro un componente apparentemente banale: i dischi freno.
Stellantis accusa l’azienda di ricatto ed estorsione, poiché il nuovo prezzo richiesto dal fornitore aumenterebbe i costi di 77 milioni di dollari all’anno
Per Stellantis, però, la questione è tutt’altro che marginale: senza i dischi freno forniti da Peterson Spring, non si possono produrre veicoli fondamentali come il Ram 1500 o la Jeep Grand Wagoneer. L’azienda canadese ha recentemente annunciato che non spedirà più i componenti a prezzi sottocosto, una decisione che potrebbe costare a Stellantis 77 milioni di dollari all’anno. La vicenda è stata portata in tribunale in Ontario, con Stellantis che chiede l’intervento di una società indipendente per assumere temporaneamente il controllo dello stabilimento e garantire la ripresa immediata delle consegne.
Secondo Stellantis, un fermo della produzione in Canada potrebbe provocare la chiusura di due stabilimenti nel Michigan, bloccare l’assemblaggio di Jeep e Ram e infliggere “danni reputazionali enormi e irreversibili”. L’azienda accusa Peterson Spring di ricatto ed estorsione, sottolineando come la questione metta a rischio l’intera catena di produzione.
Dall’altra parte, Peterson Spring si difende: i prezzi concordati con il precedente proprietario, la tedesca ZF, non erano sostenibili per l’azienda. ZF poteva permettersi perdite in altri segmenti, ma il nuovo management non può continuare a vendere sotto costo. Timothy Soergel, CEO di Peterson Spring, ha dichiarato: “Non possiamo vendere sotto la linea. La sostenibilità economica dell’azienda viene prima di tutto”.
Il caso di Woodstock è emblematico di un problema più ampio nel settore automobilistico: il sistema produttivo moderno è fragile, un vero castello di carte. La pressione sui fornitori per ridurre i prezzi, unita alla dipendenza da componenti critici, può rapidamente paralizzare intere catene di montaggio, mettendo in pericolo stabilimenti, posti di lavoro e la reputazione di un colosso globale.

Questa vicenda mette in luce le fragilità dell’industria dell’auto nel passaggio all’elettromobilità e quanto sia delicato l’equilibrio tra fornitori e produttori. Stellantis e Peterson Spring si sfidano in tribunale, ma l’intero settore osserva con attenzione: una singola controversia potrebbe avere effetti globali.
