Gli appassionati del Biscione sicuramente ricordano la Alfa Romeo 164 Procar, la berlina iper-prestazionale con motore V10 e telaio da Formula 1, concepita per un campionato che non vide mai la luce: il Procar Series, un progetto visionario promosso da Bernie Ecclestone sul finire degli anni Ottanta. Quel sogno fu abbandonato troppo presto, lasciando in eredità una vettura da urlo relegata tra i gioielli del museo Alfa di Arese.
Oggi, però, in una parte inaspettata del mondo, il Brasile, una reinterpretazione di quella leggenda ha preso forma. Un progetto artigianale ma sorprendentemente avanzato, portato avanti dal Master Team, che ha trasformato una Alfa Romeo 164 stradale in una belva da pista dall’aspetto e dalle prestazioni decisamente fuori dal comune.
La base è una scocca completamente alleggerita. La berlina è stata spogliata fino all’osso e ricostruita con una struttura tubolare in stile Nascar, pronta ad affrontare stress meccanici da pista. Il corpo vettura mantiene le linee originali della 164, ma è stato modificato con elementi aerodinamici imponenti. Troviamo qui uno spoiler posteriore oversize, un diffusore sportivo, scarichi laterali integrati nelle minigonne e passaruota allargati per ospitare pneumatici da corsa.
Il design è un mix affascinante tra le berline da gara del DTM anni Novanta e le robuste stock car sudamericane come quelle della Stock Car Brasil o della Turismo Carretera argentina. Il frontale è aggressivo, con lo scudetto Alfa e la tradizionale “V” sul cofano che risultano più marcati, mentre i gruppi ottici richiamano quelli della SZ Zagato.
Ma il vero cuore pulsante è sotto al cofano. Niente V8 generici come accade spesso in Australia o altrove. Qui troviamo un autentico motore V6 Busso da 3.0 litri e 24 valvole, preparato fino a raggiungere ben 380 cavalli. Un netto passo avanti rispetto al più classico 12 valvole da 190 CV. Il peso contenuto in appena 1.050 kg rende il rapporto peso/potenza estremamente competitivo, promettendo accelerazioni fulminee e un sound da pura Alfa.
Questa 164 non è un’auto da competizione ufficiale, ma rappresenta una dichiarazione d’amore alla tradizione sportiva italiana, rivisitata con sapienza e passione. Il risultato è degno di nota, almeno per ogni amante delle care vecchei berline del Biscione.