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Stellantis amplia ulteriormente la garanzia sui motori PureTech

Questa nuova garanzia copre tutti i costi di riparazione, compresi ricambi e manodopera

Stellantis motore puretech 1.2

Dopo anni segnati da problemi tecnici ai motori a benzina 1.0 e 1.2 PureTech, Stellantis ha deciso di rafforzare il proprio impegno nei confronti dei clienti europei. Il gruppo ha annunciato un’estensione della garanzia valida fino al termine della produzione dei motori PureTech di seconda generazione, prevista per la fine del 2025. Si tratta di un ulteriore passo nella strategia di riconquista della fiducia dei consumatori, dopo le criticità riscontrate – tra cui l’eccessivo consumo d’olio e le cinghie di distribuzione soggette a usura precoce – già affrontate con una precedente estensione di garanzia fino a 10 anni o 180.000 km.

Stellantis ha annunciato un’estensione della garanzia valida fino al termine della produzione dei motori PureTech di seconda generazione

Questa nuova garanzia copre tutti i costi di riparazione, compresi ricambi e manodopera, a condizione che sia stato seguito scrupolosamente il piano di manutenzione del produttore. Finora la copertura riguardava solo i motori PureTech prodotti tra il 2014 e il 2023, a seconda dei difetti riscontrati. Ora tutti i motori di seconda generazione beneficiano della stessa protezione.

Si tratta insomma di un modo chiaro per dimostrare la rinnovata fiducia nelle soluzioni tecniche adottate da allora, come la nuova architettura del motore o la riprogettazione del sistema di lubrificazione (in particolare una nuova cinghia di distribuzione, un nuovo design delle fasce elastiche e un nuovo separatore dell’olio).

stellantis motore PureTech

Con queste iniziative,il gruppo Stellantis punta a voltare pagina rispetto a una fase critica della sua storia recente, offrendo nuove garanzie di affidabilità ai clienti colpiti dai problemi dei motori PureTech. Resta tuttavia da capire se questo intervento sarà sufficiente a ricostruire pienamente la fiducia degli utenti e a rilanciare il consenso verso i suoi marchi, in un momento segnato da profondi cambiamenti nel settore automotive e da una transizione tecnologica che richiede credibilità, trasparenza e solidità industriale.