Citroën, Peugeot e DS Automobiles, i marchi francesi del gruppo Stellantis, stanno attraversando una trasformazione verso l’elettromobilità. Oggi, la loro offerta di motori è dominata da unità ibride leggere a benzina (MHEV), con potenze che variano tra 110 e 145 CV, e varianti ibride plug-in (PHEV), che offrono potenze superiori ma con costi e complessità maggiori. Tuttavia, manca una soluzione chiave: la trazione Full Hybrid. Ci si chiede se Stellantis abbia intenzione di colmare questa lacuna, offrendo un’alternativa più semplice e accessibile per i consumatori in cerca di un’opzione ibrida completa e conveniente.
Stellantis ha una lacuna nella sua gamma di motori: la mancanza di Full Hybrid
I sistemi mild hybrid di Stellantis, avanzati a 48 volt, offrono risparmi di carburante e riduzione delle emissioni, oltre a permettere una guida a basse velocità con consumi contenuti. Tuttavia, per alcuni automobilisti, questa tecnologia non basta, in quanto desiderano soluzioni più performanti e versatili. Le varianti PHEV, pur essendo più potenti e efficienti, presentano costi elevati, maggiore complessità e la necessità di ricarica tramite una presa di corrente, un ostacolo per chi vive in condominio o in zone prive di infrastrutture adeguate.
In questo contesto, la concorrenza ha saputo proporre soluzioni più adatte. Renault e Dacia, ad esempio, offrono ora una trazione Full Hybrid 1.8 (E-Tech), disponibile in versioni da 155 CV e 160 CV, con voci non ufficiali che anticipano anche una versione da 185 CV. Questo sistema, che consente di guidare in modalità completamente elettrica senza necessità di ricarica esterna, risponde perfettamente alle esigenze di chi desidera un veicolo ibrido completo. La combinazione di semplicità d’uso e funzionalità consente ai clienti di ridurre i consumi senza dover modificare le proprie abitudini, rappresentando una soluzione molto interessante per un’utenza ampia.
La domanda che vale la pena porsi è se Stellantis sta lavorando su una propria unità Full Hybrid oppure no. Se così fosse, il riserbo sarebbe davvero massimo. Infatti ora come ora non ci sono state fughe di notizie, piani o annunci a riguardo. Forse si aspetta la nomina di un nuovo CEO che come vi diciamo in un altro nostro articolo potrebbe essere Antonio Filosa. Si potrebbe ipotizzare che tale tecnologia potrebbe essere sviluppata sull’eccellente 1.6 PureTech, ma per ora si tratta solo di speculazioni. Tuttavia, questa lacuna, soprattutto nel contesto della concorrenza e delle esigenze del mercato delle flotte, dovrebbe essere colmata. Vedremo se davvero le cose andranno in questa maniera per il gruppo automobilistico.