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Stellantis: dopo Grugliasco altro annuncio di vendita sul web

Stellantis dopo Grugliasco mette in vendita anche gli uffici Mopar di Piossasco

Stellantis

Nei giorni scorsi ha fatto molto rumore sul web la notizia dell’annuncio di vendita dello stabilimento Maserati di Grugliasco su Immobiliare.it. Adesso il gruppo Stellantis ha fatto un altro annuncio di cessione. Si tratta si tratta di una parte degli uffici Mopar di Piossasco, in via Adige 7. L’annuncio è apparso sulla piattaforma Idealista. Il prezzo richiesto è 1.500 euro al metro quadro. Considerato che in totale si tratta di 4000 metri quadrati il prezzo richiesto è di circa 6 milioni di euro.

Stellantis dopo Grugliasco mette in vendita anche gli uffici Mopar di Piossasco

La scoperta ha sorpreso e non poco i sindacati che non si aspettavano ciò e non sapevano nulla sull’intenzione di Stellantis di vendere gli uffici. Gianni Mannori, responsabile di Mirafiori per i metalmeccanici Fiom ha dichiarato che nemmeno i responsabili delle risorse umane del gruppo automobilistico sapevano nulla in proposito. Questo secondo il sindacalista è un segno del fatto che ormai chi prende le decisioni all’interno dell’azienda è sempre più distante dai lavoratori. Si tratta di uffici praticamente nuovi dato che sono stati inaugurati solo pochi anni fa ma prima per il Covid e poi per lo Smart Working nono sono stati più riempiti. Dopo che la notizia si è diffusa l’annuncio è sparito dal portale.

Stellantis logo

Nell’annuncio era specificato che era anche possibile fare un acquisto frazionato. Dunque Stellantis pensa di vendere un altro immobile che evidentemente non rientra nei futuri piani del gruppo automobilistico per quanto riguarda il nostro paese dove comunque l’azienda nata dalla fusione di Fiat Chrysler e PSA Groupe ha detto in più occasione di voler investire. Il prossimo 6 dicembre in proposito ci sarà un importante tavolo con il Ministero delle imprese e del made in Italy che avrà per oggetto la crescita della produzione di auto in Italia con l’obiettivo di tornare di nuovo a superare il milione di unità prodotte all’anno.

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