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Pomigliano d’Arco, prima direttrice donna: “nella top 10 delle fabbriche Stellantis”

Per la prima volta nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco la direttrice è donna: Pascale Chrétien.

Pascale Chrétien

Ieri si è consumato un evento storico presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. Si è, infatti, insediato il nuovo direttore, pardon la nuova direttrice. E sta proprio qui la grossa novità: un manager in rosa nel settore automotive italiano per la prima volta . Ad aver ricevuto l’importante è stata Pascale Chrétien, ingegnere francese di 53 anni. Graverà anche sulle sue spalle il peso di conferire un’altra impronta al Mezzogiorno, flagellato da problemi e arretratezze ataviche.

Stellantis Pomigliano d’Arco: l’investitura ufficiale

Pomigliano d'arco

Nel corso della giornata di ieri la nuova numero uno del complesso Stellantis di Pomigliano d’Arco ha desiderato presentarsi al consiglio di fabbrica della struttura partenopea. Durante il confronto indetto Chrétien ha desiderato illustrare alla forza lavoro le strategie e gli obiettivi in un italiano senza intoppi. Il proposito – ha esordito la manager – è di far entrare il centro nella top 10 dei 52 impianti Stellantis.

Quindi, si è soffermata sui modelli cruciali per la struttura. Il patrimonio da gestire risulta notevole, data in primis la fabbricazione della Fiat Panda, nelle prime cinque posizione dei modelli. E l’Alfa Romeo Tonale, il primo suv elettrificato e compatto della Casa automobilistica del Biscione, si trova poi già sulla buona strada. Dopodiché, Chrétien ha ribadito il motto: “Noi siamo quello che facciamo”.

Il richiamo, come saprà chi possiede una buona memoria, è alla frase impiegata ormai undici anni fa a mo’ di slogan per il nulla osta del rinnovato impianto campano. Un messaggio caro alla Chrétien, da applicare sia sul fronte della qualità del complesso sia delle vetture realizzate. In primis, varrà relativamente alla vettura best seller nei confini italiani, cioè la Panda.

Nel frattempo, la manodopera di Pomigliano d’Arco impegnata nella costruzione del nuovo sport utility di dimensioni compatte Alfa Romeo Tonale è sul punto di tagliare quota mille dipendenti. Grazie a questa nuova commissione gli operai sono usciti dalla spirale negativa della cassa integrazione, che ne ha agitato le giornata per ben 14 lunghi anni. E non è tutto. Stando alle recenti previsioni effettuate da operatori vicini al conglomerato italo francese e, nello specifico, a Pomigliano d’Arco, durante il mese di ottobre potrebbe partire il secondo turno sulla linea di produzione della new entry della gamma del Biscione, i cui ordini hanno superato i 15 mila esemplari.

I propositi saranno mantenuti? Purtroppo, il periodo attuale non gioca a favore, date le congiunture esterne. Le tensioni geopolitiche avvertite nel panorama mondiale e i risvolti del Covid rendono la vita complicata a chiunque. La carenza di approvvigionamento globale dei microchip e di ulteriori componenti non può fare dormire sonni tranquilli.

Al momento il principale motivo di preoccupazione è comunque da individuare nell’aumento astronomico del prezzo dell’energia. La manager d’Oltralpe mira a contrastare il rincaro smisurato mediante una serie di strumenti alternativi, delle tecnologiche differenti dalle risorse tradizionali.

Il curriculum di Pascale Chrétien

Stabilimento di Pomigliano d'Arco

Nel suo lungo curriculum Pascale Chrétien vanta un master in strategia e marketing industriale e finanziario. Prima di salire alla guida dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco e dei suoi 4.500 addetti, ricopriva una posizione di notevole spessore, quella di vicepresidente a capo della produzione di qualità globale del gruppo costituito dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe. Oltre al criterio della qualità, ora la sfida attiene al contenimento dei rincari energetici. Comunque sia, l’alto esponente conosce per filo e per segno il nostro Paese e le sue complesse dinamiche.

Il primo incarico ottenuto in Italia risale a inizio millennio, quando, nel lontano 2003, venne messa al timone dell’attività di una fabbrica di termostufe, a seguito del periodo trascorso tra le fila delle transalpine Thomson e Bultex. Nel 2009, fece il proprio ritorno nel luogo natio, in veste di direttore industriale del gruppo Dietal. Il suo ingresso nel comparto delle quattro ruote risale al 2012, alla EFI, compagnia di sensori per auto. Nel 2017, su proposta del ministero dell’Economia e delle Finanze francese, le è stato conferito l’ordine nazionale al merito, prestigioso riconoscimento della Repubblica.

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