Lo stabilimento produttivo Stellantis sito a Figueruelas (Saragozza) riprenderà la solita attività questa domenica alle ore 22.00 in tutti i turni e sulle due linee, secondo un comunicato diffuso dalla stessa multinazionale. Come altri centri, le problematiche riscontrate nell’approvvigionamento delle materie prime hanno reso necessario uno stop di qualche giorno.
Il servizio svolto presso la struttura è stata cancellato dal turno di notte di martedì nelle due linee a causa della mancanza di componenti imprescindibili. Le criticità inerenti alla fornitura avevano anche costretto ad annullare cinque turni della settimana prima sia sulla linea che assembla la Opel Corsa, la 2, che sulla 1, dove si fabbricano la Citroën C3 Aircross e l’Opel Crossland.
Stellantis: tornano i consueti turni
Dopo aver mantenuto una regolare attività nei mesi precedenti la pausa estiva, senza difficoltà nel ricevere i pezzi occorrenti per assemblare i veicoli appena menzionati, i piani alti avevano decretato ulteriori modifiche al calendario. In conseguenza della situazione, urgente e imprevista, non avevano avuto altra scelta se non quella di fermare il personale. In una nota i portavoce avevano sottolineato come, per l’ennesima volta, ciò era dipeso dalla mancanza di semiconduttori, ossia dei microchip.
Stellantis aveva promesso di tenere al corrente i dipendenti sulla ripresa o meno del lavoro. Nel frattempo, rimanevano attivi il magazzino Presses, addetto a cooperare con varie fabbriche del conglomerato in Europa, e l’officina batterie, avente il compito di soddisfare il fabbisogno del complesso di Villaverde (Madrid), incaricato all’assemblaggio delle batterie dei mezzi elettrici.
Gli operatori di Figueruelas avranno un nuovo comitato aziendale a partire dal prossimo autunno, una volta terminato l’iter delle elezioni sindacali che comincerà il prossimo 19 settembre. Quel giorno verrà costituito il tavolo elettorale, quando verrà comunicata la data di votazione – prevista tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre -, dalla quale usciranno i nomi dei rappresentanti della manodopera aventi la responsabilità di negoziare un nuovo contratto collettivo in sostituzione di quello attuale, in scadenza il 31 dicembre.
I sindacati presenti in fabbrica – UGT (oggi con 12 delegati), CGT (7), CC. OO. (6), OSTA (4), Stopel (3) e Acumagme (1)– hanno messo in moto la macchina organizzativa per la stesura di liste e programmi.