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Incendio Pomigliano d’Arco: si fa largo l’ipotesi di dolo

Come scrive il Corriere del Mezzogiorno si fa largo l’ipotesi che sia stata un’azione dolosa ad appiccare l’incendio a Pomigliano d’Arco.

Stellantis Pomigliano

Non si esclude che sia stato un atto doloso ad appiccare un incendio mercoledì 23 giugno presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno. Come sappiamo, presso la struttura del conglomerato italo francese sono andati in fiamme alcuni contenitori in plastica e sterpaglie all’esterno del reparto. L’ipotesi è supportata dal fatto che il tutto è partito proprio dai contenitori, i quali erano vuoti.

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Pomigliano d'arco

Intanto, l’azienda ha negato che l’episodio abbia ferito qualche membro del personale.
Nessun lavoratore di Pomigliano d’Arco – sottolineano fonti ufficiali – ha rimediato bruciature per l’avvenuto incendio presso l’area perimetrale dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. I portavoce ribadiscono, quindi, le prime informazioni diramate a riguardo nella giornata di mercoledì 23 giugno 2022 nei pressi del reparto plastica di Pomigliano d’Arco. In precedenza, qualche sindacalista aveva parlato di bruciature sofferte da alcuni operai. Ma la multinazionale smentisce in toto e ripete: nessuno è rimasto ferito.

All’interno dell’area è scoppiato dopo le ore 12 un incendio di sterpaglie, aiuole e contenitori di plastica. Ma per fortuna – avevano già riferito le organizzazioni sindacali – lontano dai capannoni. L’incidente ha obbligato a proclamare lo stop del centro e fatto saltare, in via precauzionale, il secondo turno di lavoro. Le fiamme hanno divampato all’aperto e fuori dal reparto, il cui ingresso è permesso esclusivamente agli addetti alla UO Plastica. Poco prima delle 13.30 l’incendio è stato domato dai vigili del fuoco accorsi sul posto, che sono andati ad affiancare le squadre anti-incendio interne.

Pomigliano d'Arco

In un frangente iniziale si era temuto il peggio, poiché era trapelata la notizia che l’incendio aveva finito per svilupparsi all’interno della divisione adibita alla plastica della struttura di Pomigliano d’Arco. Anche l’Amministrazione Comunale si era subito attivato per avvertire la popolazione qualora si fosse formata una nube tossica. Poi per fortuna si è constatato che erano andati in fiamme solo dei contenitori all’esterno del reparto e le sterpaglie.

Già in occasioni precedenti – evidenzia il Corriere del Mezzogiorno – la RSA Fiom CGIL avevano segnalato tramite una nota la violazione degli standard minimi di sicurezza e pulizia della fabbrica. Per tale ragione lanciava un appello ai responsabili del complesso per un incontro urgente.

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